New York – Lo scoppio di uno scandalo sul presunto trasferimento di denaro in paradisi fiscali e’ costato il posto al presidente di Olympus Tsuyoshi Kikukawa.
Il chairman della societa’ di dispostivi medici, macchine e altre apparecchiature fotografiche, e’ stato accusato da un ex dirigente inglese del gruppo di aver dirottato oltre un miliardo di dollari in paradisi fiscali.
Nell’annunciare la sua decisione, Kikukawa, 70 anni, dice di assumersi la responsabilita’ per i problemi recati dalle rivelazioni stampa ai clienti, ai partner aziendali e agli investitori.
I titoli del gruppo giapponese hanno perso meta’ del loro valore in due settimane e oggi lasciano sul campo il 7,6%.
La vicenda che ha portato alle dimissioni del presidente di Olympus e’ iniziata il 10 febbraio 2011, quando Michael Woodford, 50 anni, viene nominato nuovo presidente del CdA dell’azienda.
Woodford era a capo del settore europeo dell’azienda, che sotto la sua direzione aveva raggiunto ottimi risultati. L’annuncio fu una sorpresa, perche’ nonostante lavorasse all’Olympus dal 1981, Woodford era passato davanti a manager giapponesi con maggiori responsabilita’ e perche’ si trattava del primo non giapponese nominato ai vertici dell’azienda nei suoi 92 anni di storia. Il presidente uscente Kikukawa lo presento’ dicendo che Woodford avrebbe aiutato l’Olympus a diventare più competitiva e a tagliare i costi.
Sei mesi dopo, Woodford divento’ anche amministratore delegato. Ma nel nuovo ruolo rimase ben poco tempo: dopo appena due settimane, il 14 ottobre, venne licenziato dall’azienda, durante una riunione del CdA durata dieci minuti. Kikukawa dichiaro’ successivamente che il manager britannico non aveva compreso “lo stile di gestione” consolidato nei 92 anni della storia dell’azienda, ne’ la “cultura giapponese” nel suo complesso. In realta’ i motivi erano ben altri.