Oltre 2,2 milioni le domande di adesione alle moratorie sui prestiti per complessivi 233 miliardi e oltre quota 150.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi.
Questi i numeri che emergono dalla rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace.
Dalla rilevazione, sulla base di dati preliminari, al 30 aprile sono pervenute oltre 2,2 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti per quasi 233 miliardi.
Quasi il 44% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 156 miliardi), mentre le domande delle famiglie, oltre 1,1 milioni, riguardano prestiti per 72 miliardi di euro.
Poco più di 69.000 domande hanno riguardato la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 89.000 euro. Si può stimare che, in termini di importi, circa il 78% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche; l’1% circa è stato sinora rigettato.
Sono complessivamente 155.087 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo all’11 maggio 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 7,8 miliardi di euro.
In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 152.924, pari ad un importo di circa 7,7 miliardi di euro. Di queste, oltre 130.332 sono riferite a finanziamenti fino a 25.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 2,8 miliardi di euro.