ROMA (WSI) – Contrarre un mutuo è diventato ancora più caro in giugno, con interessi saliti anche sopra il 3%.
Il tutto mentre, nonostante il piano ultra accomodante di Quantitative Easing della Bce, i prestiti bancari al settore privato sono calati ancora, del -1%. In lieve aumento invece il credito alle famiglie.
Sono le principali notizie sull’andamento del credito e del mercato immobiliare riferite dalla Banca d’Italia nel suo ultimo rapporto sul tema.
A giugno, i tassi di interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l`acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,01% (2,91 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari all`8,13% (8,40 per cento a maggio).
Lo si legge in una nota di Via Nazionale sulle principali voci dei bilanci bancari.
I tassi d`interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,88% (3% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all`1,69%(1,61% a maggio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,61% (0,67% nel mese precedente).
La stessa Bankitalia fa sapere che il mese di giugno ha visto un calo dell’1% su base annua dei prestiti delle banche al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari. In maggio il risultato era stato pari a -1,2%.
Nello specifico, i prestiti alle famiglie sono aumentati dello 0,1% sui dodici mesi (nel mese precedente si erano contratti dello 0,1 per cento); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dell’1,6% (-1,9%).
(DaC)