L’UBS ha l’obbligo di informare i propri clienti americani che potrebbero figurare sulla lista redatta dalle autorità fiscali degli Stati Uniti contenente 4450 nominativi di presunti frodatori. È quanto prevede una decisione superprovvisionale del pretore di Lugano Francesco Trezzini, presa in seguito a una richiesta dell’avvocato Paolo Bernasconi che rappresenta due clienti statunitensi con conti nella sede luganese dell’istituto di credito. Il portavoce di UBS Serge Steiner ha indicato all’ATS che la banca ha preso nota della decisione del pretore di Lugano e che intende rispettarla. (Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 79 centesimi al giorno, provalo).
Intervistato dalla Radio della svizzera italiana, secondo Bernasconi, in base alla decisione del pretore, la banca deve informare immediatamente quei clienti il cui nome è già stato trasmesso alle autorità fiscali americane in marzo. UBS, sempre secondo il legale, è inoltre obbligata ad indicare ai clienti se, e in base a quali criteri, il loro nome figura nella lista che potrebbe essere consegnata alle autorità Usa. Secondo Bernasconi, la decisione della pretura di Lugano ha valenza generale per UBS. A suo dire è infatti insensato che gli altri numerosi americani con denaro depositato in altre filiali elvetiche di UBS si rivolgano ai tribunali per gli stessi motivi dei suoi clienti.
Attualmente, ha precisato Steiner, la banca esamina quali relazioni bancarie rispondono ai criteri “tax fraud or the like” – frode bancaria e simili – stabiliti tra i governi di Usa e Svizzera. Questa analisi durerà ancora alcuni mesi. Se in base alle proprie valutazioni UBS dovesse giungere alla conclusione che un cliente rientra nel novero di quelli interessati dall’assistenza amministrativa, la banca lo informerà. In ogni caso, fa presente UBS, spetta all’Amministrazione federale delle contribuzioni o al Tribunale amministrativo federale decidere l’eventuale trasmissione alle autorità fiscali americane delle informazioni raccolte.