Ancora un segnale che la corsa dei titoli hi-tech potrebbe essere al capolinea. Questa volta arriva da Apple, che, nelle ultime tre sedute fino a lunedí ha lasciato sul terreno il 7,1% spazzando via $ 63,9 miliardi di valore per gli azionisti.
L’ondata di pessimismo è partita dopo le guidance deludenti arrivate dai principali fornitori di seminconduttori dell’iPhone. A cominciare da quelle rilasciate da Taiwan Semiconductor Manufacturing lo scorso giovedì.
Il colosso dei chip, principale partner di Apple, ha dichiarato che il suo range di previsione delle entrate per il secondo trimestre è di $ 7,8 miliardi a $ 7,9 miliardi rispetto alla stima di Wall Street di $ 8,8 miliardi. La revisione al ribasso si deve alla “domanda debole” nel settore dei cellulari.
“In vista del secondo trimestre, gli investitori sono entrati in modalità panico alla luce delle indicazioni che arrivano dai produttori di semiconduttori in Asia, in base ai quali le spedizioni di iPhone di giugno stanno andando molto al di sotto delle aspettative”, ha commentato Daniel Ives, analista di GBH Insights nota ai clienti martedì.
Morgan Stanley ha intanto ridotto le stima sulle vendite di iPhone nel trimestre in chiusura a giugno, passate a 34 milioni unità dai 40,5 milioni previsti in precedenza.