Non c’è pace per gli automobilisti, che si ritrovano a dover affrontare i nuovi rincari dei carburanti. Nel corso della settimana dal 14 al 20 agosto il prezzo medio della benzina è ai massimi da un anno a questa parte.
Stando alle rilevazioni effettuate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per quanto riguarda la verde in modalità self service il costo si è attestato a 1,946 euro, in crescita di 0,7 centesimi, ossia il +0,37%. Andamento simile per il diesel, che ha oscillato intorno a 1,845 euro al litro, registrando un aumento di +1,7 centesimi (+0,96%).
I prezzi della benzina, mai così alti da luglio 2022
Continua a crescere il prezzo dei carburanti e, questa volta, a certificare il maggior costo che devono pagare gli automobilisti è anche il Ministero dell’Ambiente. Il prezzo medio dei carburanti, nella settimana compresa tra il 14 ed il 20 agosto, è il più alto da luglio 2022. Per acquistare un litro di verde, in modalità self service, si spendono 1,946 euro, in crescita di 0,7 centesimi, ossia un +0,37%. Per quanto riguarda il gasolio, invece, il prezzo è oscillato intorno a 1,845 euro, ossia in crescita di 1,7 centesimi (un +0,96%).
I prezzi della benzina in autostrada rimangono stabili intorno ai due euro: per l’esattezza si spende 2,018 euro al litro in modalità self service, mentre il prezzo del gasolio si attesta a 1,932 euro.
La regione nella quale si può risparmiare sul pieno della benzina risulta essere le Marche, dove si spende 1,925 euro al litro. La regione più cara, invece, è la Basilicata, dove si arriva a spendere 1,971 euro. Nella provincia di Bolzano si registra il prezzo più alto: 1,984 euro a litro, mentre in Valle d’Aosta è stato registrato il maggior rincaro sul prezzo della benzina e del gasolio in modalità self service.
Secondo Federconsumatori le ricadute dei prezzi arrivano a sfiorare i 350 euro all’anno a famiglie, andando a calcolare gli effetti diretti e quelli indiretti degli aumenti.
I rincari per le famiglie
Senza dubbio i rincari che sono stati ufficialmente certificati dal Mase hanno confermato, in tutto e per tutto, le preoccupazioni lanciate nel corso degli ultimi giorni da Assoutenti sull’andamento del prezzo dei carburanti in Italia.
In appena tre mesi, da maggio a oggi, un pieno di benzina costa del nostro paese 7 euro in più mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa sfiora i 10 euro. – afferma Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. Un andamento che non appare in alcun modo giustificato dalle quotazioni petrolifere che, rispetto ad inizio anno, sono salite poco più dell’1%, mentre la benzina alla pompa nello stesso periodo è rincarata in media del 7%. Siamo in presenza di una evidente speculazione durante tutta la filiera dei carburanti e prima della vendita alla pompa. Grazie agli extra profitti ricavati dai prezzi più alti di benzina e gasolio il governo può e deve abbassare le accise, perché il rischio concreto è quello di un effetto domino con rincari a cascata sugli alimentari e su tutti i beni trasportati, con conseguenze pesantissime sui redditi delle famiglie e sui consumi degli italiani.
Quando costerebbe un pieno se non ci fossero le accise
Ma quanto costerebbe un pieno nel caso in cui non ci fossero le accise sulla benzina? A darci una risposta precisa sono proprio le rilevazioni del Ministero dell’Ambiente, che mettono in evidenza che a fronte di un costo al litro di 1,946 per la benzina, l’automobilista paga 0,728 euro di accise e 0,350 di Iva. Senza le accise e l’Iva la benzina costerebbe: 0,868 euro.
Discorso simile per il gasolio, per il quale a fronte di un prezzo al litro pari a 1,845 euro si pagano 0,617 euro di accise e 0,332 euro di Iva. Se queste venissero tolte le accise e l’Ival’automobilista pagherebbe: 0,896 euro.
Ricordiamo che il guadagno di un benzinaio al litro si aggira intorno al 10% dell’importo che viene pagato.
A difendere le accise, però, ci ha pensato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha affermato che
Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania.
Ed ha aggiunto come sia
Falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo, anzi è vero il contrario: l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei.