ROMA (WSI) – L’Italia rimane indietro nel mercato immobiliare, stando almeno in termini di prezzi reali delle case. E’ quanto risulta dal rapporto trimestrale della Banca dei regolamenti internazionali (Bri).
Nel quarto trimestre del 2014 i prezzi reali delle case – ovvero prezzi depurati dal tasso di inflazione – sono aumentati in gran parte delle economie avanzate rispetto all’ultimo trimestre del 2013. In generale, la crescita dei prezzi su base reale – si parla di fatto della ricchezza che è legata alla proprietà delle abitazioni – è stata 3-5% in Australia, Canada e Stati Uniti, di circa il 10% in Svezia e nel Regno Unito.
Nell’Eurozona i prezzi sono saliti mediamente dell’1%, registrando un incremento per la prima volta in sette anni; Tuttavia, a fronte del balzo +16% in Irlanda, +4% in Germania, +2% Spagna e Portogallo, “i prezzi hanno invece continuato a scendere in Grecia (-4%) e più moderatamente in Francia e Italia”. In Francia il calo è stato del 2,5%, mentre in Italia è stata sofferta una flessione -3%.
Dalla fine del 2007, ultimo anno di boom per gli immobili, al 2014, i prezzi reali delle case sono calati -14% nell’Eurozona; ha pesato soprattutto il collasso – 40% registrato in Grecia, Irlanda e Spagna e del 23% in Italia. Sono invece aumentati del 23% in Austria e del 7% in Germania.
Nell’area dei paesi emergenti, i prezzi sono raddoppiati in Brasile, saliti di circa l’80% in India e scesi di un terzo in Russia.