Si chiama Progetto Giovani la nuova iniziativa di Banca Generali pensata per aprire alla nuova generazione di private banker. La banca guidata dal ceo Gian Maria Mossa ha presentato un vero e proprio piano di ingresso rivolto alla platea di professionisti della consulenza finanziaria di età inferiore ai35 anni. Il progetto, che avrà una durata di 36 mesi, prevede un percorso di sviluppo a 360 gradi per i giovani consulenti coinvolti.
Il Progetto Giovani di Banca Generali
Oltre alla formazione continua erogata su competenze tecniche e comportamentali, il “Progetto Giovani” si basa infatti su una vera e propria mentorship portata avanti da un consulente senior che guiderà il giovane professionista nello sviluppo delle capacità relazionali, sempre più centrali nello sviluppo del rapporto col cliente. A ciascun giovane professionista viene inoltre assegnato un obiettivo di portafoglio di adeguato al termine del piano, periodo dopo il quale il tutor potrà valutare se dar vita ad un vero e proprio team. Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali, ha commentato:
“Come banca leader nel private banking in Italia siamo consapevoli della necessità di allargare le maglie della nostra professione anche a una nuova generazione di consulenti che saranno coloro i quali si occuperanno di creare valore per il risparmio del futuro. Per questo motivo abbiamo dato vita a questo percorso che punta a generare un travaso positivo di competenze dai nostri professionisti più affermati verso quegli under 35 che hanno l’ambizione di eccellere in futuro in questa professione. Siamo convinti che il percorso creato possa rappresentare la strada giusta per la creazione di valore nel lungo periodo”.
Il “Progetto Giovani” rappresenta l’ennesimo passo di Banca Generali verso una direzione di svecchiamento della professione del consulente finanziario. La banca controllata dal Leone di Trieste aveva già infatti iniziato questo cammino con iniziative dedicate ai team genitore-figlio che oggi sono ben 50 e coinvolgono 104 professionisti.
Raccolta netta totale a 262 milioni a settembre
L’istituto sta tenendo il passo dinanzi alle grandi turbolenze che stiamo attraversando. Il dato sulla raccolta netta totale a settembre si è attestato a 262 milioni di euro,
portando il valore complessivo da inizio anno a sfiorare i 4,1 miliardi. Nell’ambito delle soluzioni gestite (1,2 miliardi da inizio anno), Banca Generali ha segnato il contributo positivo per 37 milioni dei contenitori finanziari, che continuano a mostrare buona dinamica (471 milioni da inizio anno).
I nuovi flussi sotto consulenza evoluta da inizio anno sono stati pari a 383 milioni. Le masse hanno raggiunto il totale di 6,8 miliardi al netto della performance dei mercati nel periodo. L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa (nella foto sopra), ha affermato:
“Un mese di grande volatilità e incertezza per le tensioni economiche e geopolitiche che ci ha visto al fianco dei risparmiatori nelle sfide per la protezione patrimoniale. I solidi flussi di raccolta e l’attenzione al risparmio amministrato confermano la garanzia e la qualità che esprimono il nostro brand e le nostre persone. Di fronte alle complessità dei mercati abbiamo ridefinito nell’appuntamento strategico di settembre con i nostri banker le linee guida per i prossimi mesi accompagnate da tutta una serie di iniziative e novità che ci rendono molto fiduciosi su una decisa ulteriore accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno”.
Banca Generali è quotata dal 2006 alla Borsa di Milano e presente sul listino principale del FTSE MIB. È controllata per il 50,17% da Assicurazioni Generali, attiva dal 1831 sinonimo. Banca Generali è tra le 40 società presenti nel nuovo indice MIB ESG di Borsa Italiana ed Euronext che individua le società quotate che presentano le migliori pratiche ESG. La società ha 80,9 miliardi di masse gestite, 31 mila clienti private, 3,15 miliardi di capitalizzazione e 20206 consulenti finanziari.