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Private banking: nel 2024 da privilegiare le obbligazioni secondo l’Aipb

Per gli investimenti il 2024 è l’anno del mercato obbligazionario. È quanto emerge dall’outlook 2024, realizzato dall’ufficio studi dell’Aipb elaborando le previsioni di 18 asset manager associati.  Secondo gli esperti nel breve periodo, le scelte d’investimento devono privilegiare il comparto obbligazionario, con rendimenti attesi tra il 5% e il 10%. Più cautela invece verso il comparto azionario e gli investimenti alternativi, a causa dei timori sulla crescita economica internazionale e sulla tenuta degli utili societari.
A partire dal 2025 lo scenario si inverte a favore di questi ultimi, con uno stile di investimento che privilegia le azioni di qualità. Ma non è tutto. Nel corso del 2024 si stima che possa proseguire il processo di ricomposizione dei portafogli private iniziato nel 2023, con un trasferimento della liquidità a favore degli investimenti finanziari in grado di coprire dall’inflazione.

Obbligazioni, i titoli preferiti

Per il comparto obbligazionario i rendimenti attesi dagli esperti sono positivi, compresi tra 5% e 10%, coerenti con l’attesa di riduzione dei tassi a breve termine e con una previsione di stabilità dei tassi a lungo termine. In dettaglio, la gran parte degli operatori consiglia di privilegiare le obbligazioni investment grade, seguite dai titoli di Stato. Dal punto di vista geografico gli Usa si confermano l’area di maggiore interesse seguiti dall’Europa.

Azionario: cauti nel breve, positivi nel medio periodo

Sull’azionario, gli asset manager interpellati da Aipb esprimono una visione neutrale nel breve termine ma nel medio periodo (tra 12-36 mesi) è destinata a migliorare al livello di sovrappeso. Un giudizio cauto, quindi, che porta a una maggiore polarizzazione degli operatori sui rendimenti attesi (compresi tra 5% e 10% per il 47% degli operatori e tra 0% e 5% per il 41%). Per quanto riguarda gli stili d’investimento, c’è assoluta concordanza verso l’high quality, seguita dall’high momentum (62%). A livello settoriale, invece, gli unici ad avere un significativo giudizio di sovrappeso sono l’healthcare, la tecnologia e il settore bancario.

Investimenti illiquidi

All’interno del panorama degli illiquidi, che rappresentano ancora una piccola parte del patrimonio della clientela private, gli investimenti in private equity sono da sovrappesare sia nel breve che nel medio termine, in quanto il 21% degli operatpri si attende rendimenti superiori al 10% e la metà tra il 5 e il 10%. In particolare, sono da prediligere il segmento private equity, private debt e infrastrutture.

Consulenza a parcella

Tra gli altri trend di investimento che emergono nel mondo del private banking c’è quello legato alla consulenza evoluta remunerata a parcella. Secondo il presidente Aipb, Andrea Ragaini, questa tendenza dovrebbe proseguire anche nell’anno in corso complice anche il positivo andamento del mercato dei titoli di Stato.

 

Portafoglio modello per la clientela private

I vertici dell’Aipb hanno indicato la composizione ideale di un portafoglio tipo per la clientela private che dovrebbe essere composto per quasi la metà da azioni (46%), l’unica asset class in grado di coprire dall’inflazione. Segue la parte obbligazionaria (35%), alternative (9%), real estate (5%), e liquidità (5%).

 

L’Outlook è stato presentato durante una conferenza, nel corso della quale è stata svelata l’edizione 2024 dell’Annuario Generale Private Banking, l’unica pubblicazione in cui è possibile trovare tutte le informazioni sui protagonisti del settore (banche, asset manager, assicurazioni, studi professionali e data provider), oltre ad articoli di approfondimento e uno speciale dedicato agli investimenti in auto d’epoca.