“Siamo orgogliosi di poter presentare il terzo fondo di Anthilia, che fin da subito mette a disposizione 145 milioni di euro da investire nei progetti delle Pmi italiane, nel rispetto della mission di Anthilia, che da sempre mira a selezionare e valorizzare le numerose storie di imprese italiane di dimensioni più piccole, le quali, se adeguatamente supportate, possono rappresentare un volano eccezionale per l’intero sistema economico del Paese”. Così Giovanni Landi, vicepresidente esecutivo di Anthilia Capital Partners, ha presentato negli scorsi giorni il lancio, insieme a Banca Akros (Gruppo Banco BPM), di “Anthilia BIT 3”, il fondo tutto italiano che prosegue l’esperienza di successo iniziata nel 2013 con Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT) e nel 2016 con Anthilia BIT Parallel Fund.
Come si legge in un comunicato, con Anthilia BIT 3, Anthilia e Banca Akros rafforzano la loro presenza al fianco delle Pmi italiane grazie a nuovi capitali da investire nei piani di sviluppo e di internazionalizzazione delle imprese italiane di eccellenza. Fino ad oggi, coi precedenti fondi, sono stati realizzate emissioni per 225 milioni di euro e investimenti per 360 milioni di euro in 27 imprese appartenenti a settori del “Made in Italy” particolarmente rappresentativi.
Il fondo ha immediatamente disponibili 145 milioni di euro per le PMI che hanno un fatturato compreso tra 20 e 200 milioni di euro e requisiti patrimoniali e reddituali particolarmente solidi: si tratta complessivamente di un bacino potenziale di 4.950 imprese attive nel tessuto produttivo dell’intero Paese.
Anthilia BIT 3 rappresenta una fonte di finanziamento complementare al credito bancario per le PMI e un’opportunità significativa per supportare la crescita delle imprese, grazie anche al fondamentale supporto fornito dai partner investitori nell’iniziativa: banche, casse di previdenza, assicurazioni e società di gestione del risparmio.
“A cinque anni dal debutto del nostro primo fondo – commenta Giovanni Landi – possiamo affermare che il mercato del private debt è diventato una realtà rilevante e uno degli strumenti fondamentali a supporto dello sviluppo delle piccole e medie imprese italiane. Le prospettive di crescita sono positive”.
Da parte sua Marco Turrina, amministratore delegato di Banca Akros, ha sottolineato: “L’ampliamento dei canali di finanziamento delle aziende e delle occasioni d’investimento nelle imprese italiane da parte di soggetti qualificati rappresenta un’evoluzione necessaria per il nostro sistema economico-produttivo l’esperienza già maturata con Anthilia Bit, e le opportunità offerte dal nuovo fondo BIT III costituiscono una prova delle potenzialità di espansione e differenziazione del mercato dei capitali. In questo contesto, Banca Akros ha trovato nel programma di funding per Anthilia un modo positivo per perseguire incisivamente la propria mission, oggi rilanciata all’interno del gruppo Banco BPM: affiancare le famiglie imprenditoriali delle mid e small cap italiane nei loro progetti di crescita, trasformazione, rinnovamento e internazionalizzazione”.