(9Colonne) – Roma, 2 apr – Il check in è chiuso, la gara per la privatizzazione di Alitalia può partire. In lizza tre gruppi: il primo formato da Mediobanca e dai fondi statunitensi Texas Pacific Group e MatlinPatterson, il secondo da Unicredit e dalla compagnia russa Aeroflot e, infine, la Ap Holding dell’imprenditore Carlo Toto, patron di Air One, appoggiata dal colosso bancario Intesa-San Paolo. Lo ha comunicato il ministero dell’Economia ricordando che da oggi non saranno ammesse ulteriori aggregazioni di soggetti terzi mentre i soggetti già in corsa hanno tempo fino al 16 aprile per eventuali aggregazioni. Lo stesso 16 aprile, inoltre, è il termine ultimo per la presentazioni delle offerte non vincolanti, accompagnate dalle strategie previste per il rilancio della compagnia con le presentazioni del piano economico-finanziario 2007-2012, e di un piano industriale preliminare con i primi importanti obiettivi da raggiungere in tre anni. Le offerte vincolanti (quindi la chiusura della gara) sono previste indicativamente per metà giugno. Nei prossimi giorni il ministero, con il supporto del Consulente finanziario Merrill Lynch e del Consulente legale Chiomenti Studio Legale, “verificherà – si legge nella nota diffusa dal Tesoro – la rispondenza dei nuovi soggetti interessati ai requisiti richiesti nonché la conformità della documentazione presentata a quanto richiesto”. Sergio Ermotti, responsabile dell’investment banking della banca di Unicredit, aveva anticipato questa mattina l’alleanza con Aeroflot. La compagnia russa ha rilevato il 95% della società veicolo per l’offerta, lasciando a Unicredit il restante 5%. Ermotti ha anticipato che da parte di entrambi i soci “c’è la volontà di valutare l’ingresso di altri soci industriali con caratteristiche europee per valorizzare in pieno l’asset Alitalia. Ci sono già – ha sottolineato – operatori aerei interessati”. “Abbiamo scelto Aeroflot – ha spiegato Ermotti – perché sono quelli che hanno portato avanti il discorso più concreto”. Aeroflot è una compagnia controllata per oltre il 50% dal governo russo. Nel 2006 ha realizzato un utile di 300 milioni di euro. Mediobanca ha scelto invece l’alleanza con Texas Pacific Group e Matlin Patterson i due fondi d’investimento Usa, che in precedenza avevano presentato due offerte separate. Banca Intesa Sanpaolo è, come detto, partner finanziario dell’operazione che vede protagonista la holding del Gruppo Toto. Il team di lavoro, per quest’ultimo candidato , comprende Vitale e Associati Spa quale advisor finanziario, Boston Consulting Group in qualità di advisor industriale, Sabre Airline Solutions quale advisor tecnico e lo studio internazionale Clifford Chance per gli aspetti legali.
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