NEW YORK (WSI) – Privatizzazione delle Ferrovie dello Stato sì, ma a certe condizioni. In attesa del decreto del presidente del Consiglio per l’avvio della quotazione della società, che arriverà tra pochi giorni, il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio si dice “contrario alla quotazione della rete insieme ai treni.
In tutta Europa l’infrastruttura ferroviaria è a maggioranza pubblica e neutrale, al servizio dei cittadini e della concorrenza. Persino in Gran Bretagna, dove era stata malamente privatizzata, la rete sta tornando sotto il controllo dello Stato“.
Così in un’intervista a ‘La Stampa’ il ministro a proposito della privatizzazione delle ferrovie. “Una volta salvata la maggioranza pubblica dei binari, sono disposto a discutere di ogni altra soluzione su quanto e come quotare il resto, a partire da Trenitalia“.
Il testo esaminato oggi dal Consiglio dei ministri ricalca il modello già adottato per la privatizzazione di Poste ed Enav e fissa i critieri generali per l’alienazione di un pacchetto, non superiore al 40% di Ferrovie.
Sul dossier, ha spiegato il ministro, si sta lavorando da tempo. Una volta messo a punto il decreto “da quel momento si avvierà una nuova fase anche per i vertici aziendali”.