A cura di Alberto Amiotti – Institutional Sales, Banks & Investment Products – Banca Akros e Giovanna Zanotti – Professore Ordinario Università di Bergamo e Direttore Scientifico ACEPI
Le attuali tensioni geopolitiche hanno modificato le prospettive economiche globali, a seguito dell’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, della riduzione delle esportazioni verso la Russia e del deterioramento del clima di fiducia. Dopo un’accentuata fase di crescita nel 2021, si profila quindi una fase di stallo nel commercio mondiale, che potrebbe colpire in particolare l’Europa.
A metà luglio la Commissione Europea ha pubblicato il Summer Economic Forecast, dichiarando che, rispetto a due mesi fa, i rischi al ribasso sono notevolmente incrementati. L’impatto più rilevante è dovuto all’impennata dei prezzi dell’energia, che hanno condotto l’inflazione in Eurozona all’8,9%, con un’attesa per il 2023 di rallentamento al 4%. A ciò si aggiunge la debolezza dell’euro, che per la prima volta dal 2002, è sceso al di sotto della parità con il dollaro.
Cresce la domanda di protezione. In questo contesto di instabilità, è aumentata la domanda da parte degli investitori di prodotti a capitale protetto, che, insieme alla protezione totale o parziale del capitale a scadenza, consentano di ricevere una remunerazione periodica del capitale investito. In particolare, i certificati di tipo Equity Protection con Cedole (i cosiddetti certificati “Digital”, per la presenza di un’opzione digitale nella struttura del prodotto), permettono di ottenere, durante la vita del certificato e a scadenza, il pagamento di un provento periodico se il sottostante si trova al di sopra di una soglia prefissata, che potrà essere 100% del valore iniziale del sottostante, oppure essere fissata in misura superiore o inferiore.
Come funzionano i prodotti a capitale protetto
Quanto più bassa è la cosiddetta “soglia cedola”, il livello cioè a partire dal quale viene pagata la cedola periodica, tanto maggiore è la probabilità per l’investitore di incassarla. A scadenza il capitale restituito dal certificato sarà uguale al 100% o a una quota percentuale prestabilita inferiore al 100%.
Nel primo caso l’investitore ha una protezione integrale del capitale investito, che gli sarà interamente restituito a scadenza, anche in uno scenario sfavorevole di mercato. Nel caso invece di una protezione inferiore al 100%, l’investitore conosce in anticipo la massima perdita potenziale a scadenza, nel caso in cui il sottostante abbia registrato un andamento negativo. Se, ad esempio, la protezione a scadenza è 95%, per valori del sottostante inferiori al 95% del valore iniziale, il capitale investito sarà comunque rimborsato al 95%, con una perdita massima pari a 5%. L’eventuale perdita del sottostante a scadenza non condiziona il livello di protezione prestabilito.
Per valori del sottostante compresi tra il 95% e il 100% del valore iniziale, l’investitore subirà invece la stessa perdita del sottostante.
A parità di altre condizioni, quanto più basso è il livello percentuale di protezione a scadenza, tanto più alta è la cedola periodica. Mettendo a rischio una parte del capitale, l’investitore può ottenere una remunerazione periodica più elevata: si tratta quindi di strumenti flessibili, modulabili sulla base delle preferenze dell’investitore.
Gli Equity Protection con Cedole sono adatti a investitori con un profilo di rischio contenuto, che intendano beneficiare di rialzi, anche moderati del sottostante, in una misura prestabilita, determinata dall’ammontare della cedola periodica. Anche l’andamento del prezzo di questi certificati sul mercato secondario può essere più tutelante per l’investitore rispetto ai certificati a protezione condizionata del capitale. La protezione incondizionata del capitale a scadenza limita infatti l’eventuale flessione del prezzo del certificato in uno scenario negativo di mercato, grazie al rimborso del capitale a scadenza nella misura percentuale prestabilita.
In generale gli Equity Protection con Cedole possono rappresentare una valida alternativa all’investimento obbligazionario, destinata a un investitore consapevole, che intenda affacciarsi ai mercati azionari, conservando una protezione integrale o parziale del capitale e conoscendo in anticipo il rendimento o la perdita massima derivante dal proprio investimento.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di ottobre 2022 del magazine di Wall Street Italia