ROMA (WSI) – Il terzo trimestre rischia di rivelarsi ancora caratterizzato dal segno meno per la produzione industriale italiana.
Gli ultimi dati, ricorda AIAF, Associazione Italiana degli Analisti e Consulenti Finanziari, hanno segnato un timido rimbalzo della produzione industriale in Italia nel mese di agosto, cresciuta dello 0,3% su base mensile destagionalizzata dopo il calo dell’1% di luglio.
Sono visibili alcuni significativi segnali favorevoli, come il forte aumento dei beni di consumo durevoli (+4,4% m/m) e il recupero dei beni di investimento (+1,6% m/m).
Alla luce delle indagini qualitative sul mese di settembre, il terzo trimestre 2014 dovrebbe chiudersi, invece, con un calo dello 0,5% rispetto al secondo trimestre e con una crescita del PIL che nello stesso periodo dovrebbe confermarsi marginalmente negativa (-0,2%).
Le speranze di ripresa restano legate al quarto trimestre, per il quale la dinamica del ciclo internazionale che emerge dagli ultimi dati non lascia però prevedere una forte spinta dalla domanda estera, come accaduto alla fine del 2013 e all’inizio del 2014.
Tuttavia dai consumi interni e dagli investimenti potrebbe venire entro la fine dell’anno un decisivo contributo al recupero dell’attività economica.
L’aumento del potere d’acquisto in un contesto deflazionistico e il miglioramento delle condizioni di credito, complici anche le misure non convenzionali della Bce, alimentano le probabilità di ripresa della domanda interna nei prossimi mesi.