I margini di profitto per le società del listino S&P 500 hanno raggiunto nuovi massimi storici. La previsione media, ora, vede la crescita degli utili in difficoltà nel primo trimestre del 2019. Per questo, è aperto il dibattito sull’andamento dei titoli a breve termine, visto che alcuni studi hanno messo in luce un rapporto fra il picco dei profitti e la conseguente reazione degli investitori.
Secondo la media delle previsioni, ci si aspetta un declino degli utili aziendali al 3,3% nel primo trimestre, cui dovrebbe seguire un secondo trimestre piatto, un primo recupero del 2% nel terzo trimestre e un netto rialzo del 9% nel quarto. Se fosse vero che la crescita degli utili ha raggiunto il suo picco già nel 2018, materia di riflessione proviene da uno studio compiuto da Strategas Research Partners, secondo il quale gli utili raggiungono l’apice, in media, quattro trimestri prima delle quotazioni azionarie.
“Non siamo convinti che il primo trimestre segneranno l’inizio del declino per i margini di profitto. Sull’altro versante, i dati degli indici Pmi suggeriscono che il recente rallentamento globale potrebbe riverberare per almeno altri tre mesi”, ha scritto Lisa Shalett, Chief Investment Officer di Morgan Stanley Wealth Management, in una nota ai clienti.
Secondo David Spyka, presidente di GuideStone, c’è da essere “un po’ sorpresi dal fatto che il mercato non stia iniziando a prezzare il fatto che le aspettative vedano un calo significativo dei margini. La cosa strana è che le azioni sono quasi tornate ai massimi storici, quasi tutte grazie alla pausa della Fed”.
Cauto anche il parere degli strategist di Goldman Sachs e di Bridgewater Associates, sottolineando che la grande espansione dei margini sperimentata negli ultimi vent’anni potrebbe essere vicina a un punto di svolta.