Roma – “Nel 2011, grazie all’operato dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza, sono stati recuperati 12 miliardi di euro. Ma si puo’ e si deve fare di piu'”.
E’ quanto sostiene il premier Mario Monti. “Dobbiamo continuare con rinnovata forza, perche’ se ognuno dichiara il dovuto, il fisco potra’ essere piu’ leggero per tutti. E’ un impegno ineludibile che vogliamo raggiungere anche migliorando la trasparenza fiscale e il rapporto tra fisco e cittadini”, aggiunge il presidente del Consiglio che oggi ha riunito la ‘task force’ per il contrasto all’evasione fiscale.
Secondo il premier, “rigore, equita’ e sviluppo sono le linee direttrici fondamentali su cui si basa il nostro impegno per assicurare che il contrasto all’evasione fiscale sia efficace e non intrusivo”. Il recupero dell’evasione, aggiunge il premier, “deve diventare uno strumento per migliorare l’efficienza del sistema economico in un quadro piu’ equo” .
Durante la riunione della “task force anti-evasione”, cioè di tutti i vertici dell’amministrazione finanziaria nazionale, si è posto accento sull’atto di indirizzo che ridisegna la strategia operativa degli interventi da attuare nella politica fiscale del prossimo triennio.
Quattro le aree prioritarie: innanzitutto il consolidamento del percorso del risanamento finanziario (ad esempio supportando la ricognizione del patrimonio immobiliare delle pubbliche amministrazioni). Poi la necessità di continuare a operare secondo la logica di utilizzo prudente della leva fiscale, per ristabilire condizioni di crescita più robuste nel medio-lungo termine e contribuire al rilancio della produttività e della crescita economica.
E ancora: completare l’attuazione della legge delega in materia di federalismo fiscale e rafforzare ulteriormente la lotta all’evasione e all’elusione fiscale e al gioco illecito. Infine l’obiettivo di migliorare il livello di trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni tra Stati.
Monti pone l’accento anche sull’attività di riscossione e sulla necessità di mantenere una politica rigorosa delle concessioni di giochi. Infine il premier batte sul tasto delle riforme strutturali “per contribuire a rafforzare il governo economico dell’Unione europea”.