(Teleborsa) – L’affaire Draka continua ad influenzare nel bene e nel male l’andamento di Prysmian, oggi particolarmente sotto pressione a Piazza Affari con un calo del 2,46% a 12,29 euro. Sembra che la scalata al terzo maggior produttore di cavi in Europa stia diventando sempre più ostica dopo l’intromissione della cinese Xinmao Science & Technology. Inizialmente i vertici di Prysmian, che hanno offerto 17,20 euro, un corrispettivo composto per 8,6 euro in contanti e 0,6595 azioni Prysmian per ogni titolo ordinario Draka, si erano detti tranquilli affermando che la rivale cinese non avrebbe avuto i mezzi necessari per finanziare una operazione che valeva più della propria società . Ma i cinesi hanno sorpreso tutti annunciando di aver ricevuto una conferma scritta da China Minsheng Banking per finanziarie l’offerta sull’ormai ambitissima compagnia olandese. Dal Paese del Dragone non è giunta ancora nessuna offerta vincolante, ma sembra che il messaggio sia piuttosto chiaro. A questo punto la palla torna a Prysmian, che se vuole può rilanciare, ma anche a Draka, che inizialmente aveva detto “si” alla società italiana. Nonostante la tentazione di ricevere qualche euro in più cash sia davvero tanta…