Società

PSICOLOGIA & MERCATO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) –
Si spegneranno le luci della “Grande Mela” a Natale? Si chiede Mario Calabresi, corrispondente di Repubblica da New York. E’ probabile che a New York le vendite di Natale saranno meno prospere del solito, perché qui c’è Wall Street e le centrali delle banche che hanno denunciato minusvalenze. I loro bonus natalizi quest’anno non saranno pazzeschi. Ma questo è comprensibile dopo anni di ciclo forsennato, dopo una lunga fase di crescita generale che ha persino superato lo shock delle Twin towers.

Un fattore decisivo del ciclo economico e dell’andamento dei consumi è il clima psicologico. La New York dei subprime ha qualche ragione per non essere al settimo cielo. Ma NY non è tutta finanza e non è tutta l’America. Le generalizzazioni – tanto più per gli Usa – sono molto ingannevoli. In ottobre, dice il reportage di Repubblica, le vendite della grande distribuzione e negli ipermercati americani sono cresciute dell’1,6 per cento, la percentuale più bassa degli ultimi 12 anni.

Mercato per duri. Pensi davvero di cavartela solo con informazioni gratis? Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Ma la ragione è che per far fronte alla riduzione di potere d’acquisto dei consumatori, dovuta al rincaro del petrolio e degli alimentari di base e alle rate dei mutui immobiliari, molte catene di distribuzione come Wal-Mart stanno praticando ampi sconti, che controbilanciano il rincaro del costo della vita. Alla fine si pensa che per novembre e dicembre la crescita sarà del 4 per cento medio mensile che – al netto del tasso di inflazione – implica una crescita dell’1,4 per cento in termini reali. Nonostante la contrazione dei consumi in alcune zone del paese, resta il fatto che nel terzo trimestre l’economia americana – pur messa alla prova dai subprime – ha continuato a crescere a un ritmo vicino al 4 per cento (noi non arriviamo al 2).

Certo, la crisi dei mutui ha ridotto i prezzi delle abitazioni dei soggetti con reddito modesto, riducendone il patrimonio netto e di conseguenza la capacità di spesa a debito. Il rincaro del petrolio e degli alimentari ha colpito le classi di reddito basse e medio basse, su cui questi consumi incidono in percentuale maggiore. Così, qualche luce diminuirà d’intensità – come vuole il ciclo, che però tra un po’ tornerà di buon umore. Il mercato è fatto anche di psicologia.

Copyright © Il Foglio. Riproduzione vietata. All rights reserved

parla di questo articolo nel Forum di WSI