“La Puglia non è mai stata nella lista delle destinazioni dei viaggio di lusso. Ma le cose stanno cambiando. Questo grazie a imprenditori visionari nel settore alberghiero e appassionati imprenditori locali”. Così si legge in un articolo pubblicato sulla rivista americana Fortune, che incorona la regione come nuova meta del turismo di lusso in Italia.
“Le tipiche fattorie restaurate, note come masserie, vantano ristoranti gourmet, centri benessere e suite, alcune con piscine private” si legge ancora sulla rivista che cita, in particolare la zona tra Bari e Brindisi, la Valle d’Itria, come il luogo ideale per chi vuole concedersi una vacanza senza badare a spese.
È proprio in quest’area a sud di Bari, quella dove Madonna è solita festeggiare i compleanni, che si stanno concentrando gli investimenti stranieri. Un nome su tutti, l‘ex banchiere Renè de Picciotto, 75 anni, nato al Cairo, ma italiano di origine, gran parte della vita trascorsa in Svizzera.
Come riporta il Corriere, che traccia un ritratto dell’imprenditore, “è da Savelletri, frazione di Fasano, provincia di Brindisi, parte la sfida del nuovo super ricco di Puglia: riuscire laddove ha fallito Flavio Briatore che nel 2017, stanco della troppa burocrazia decise di abbandonare il progetto di un nuovo Twiga a Otranto, in una Puglia troppo provinciale per ospitare ricchi”.
“Domenica 9 giugno – si legge sul quotidiano – ha inaugurato il lido di Masseria Pettolecchia che — con i suoi 100 euro a persona per il pavillon (e 50 per il lettino standard) a fronte di un range pugliese tra i 15 e i 50 euro per due lettini e ombrellone — è il più costoso di Puglia (per i clienti delle masserie il lido è gratuito: ma il soggiorno per una settimana, nella residenza di 5 stanze, costa 30 mila euro). Contestualmente, però, de Picciotto ha attrezzato, a due passi, il Lido Verdemare, pubblico e gratuito, «perché quando si ha, bisogna anche dare”.