“La comprensione che una terza guerra mondiale potrebbe essere la fine della civiltà dovrebbe impedirci di compiere passi estremi sull’arena internazionale, i quali sono estremamente pericolosi per la civiltà moderna”, parola di Vladimir Putin. Il presidente russo è intervenuto sul tema in occasione della sessione annuale di domande e risposte con i cittadini russi. “La minaccia della distruzione reciproca ha sempre frenato i partecipanti all’arena internazionale, impedito alle principali potenze militari di fare mosse affrettate e costretto i partecipanti a rispettarsi reciprocamente”, ha poi precisato evocando anche la celebre frase di Albert Einstein su questo argomento (“La quarta guerra mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni”). Questo incontro speciale con il leader del Cremlino mette in contatto il presidente con la base, che per l’occasione avrebbe inviato, secondo RT, oltre 2 milioni di domande.
La Russia, nonostante le affermazioni del presidente, è stata molto attiva sullo scacchiere internazionale, sostenendo militarmente Bashar al-Assad in Siria, così come nell’annessione della Crimea, il cui referendum è ritenuto illegale dalle forze occidentali. A tal proposito, Putin ha ricordato come le “sanzioni unilaterali”, di cui la Russia è bersaglio, “non risolvono i problemi”. Il presidente ha ribadito che lo scopo delle azioni della Russia non sarebbero volte a destabilizzare o minacciare i competitor occidentali, bensì “a difendere gli interessi della Russia”.
Sul fronte economico Putin ha ammesso che “non tutti sentono ancora” i benefici economici rivendicati: “Nel complesso, ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Qual è la base per dirlo? Abbiamo iniziato una traiettoria verso una crescita robusta in Russia”, per quanto ancora modesta nel 2017 (+1,5%).
La “direct line” con il presidente Putin è ormai una tradizione consolidata: la prima edizione risale al 2001.