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Putin in ritardo a Milano, Merkel si arrabbia e cancella

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MILANO (WSI) – Ucraina al centro dei colloqui a margine dell’Asem. Cancelliera: ‘Non ho visto aperture’. Giallo sul gas. Hollande: ‘Accordo a portata di mano’. Van Rompuy: ‘Non ancora soluzione politica’.

Il presidente ucraino Poroshenko al termine del vertice con Putin, presenti Merkel e Hollande, ha detto che “sono stati raggiunti 3 accordi principali: seguire fermamente il memorandum di Minsk”, tenere elezioni nella regione di Donetsk sulla base della legge ucraina ed i parametri principali del contratto sul gas.

“L’accordo sul gas è veramente a portata di mano”, secondo il presidente francese, François Hollande. E’ stata raggiunta anche un’intesa per “accelerare lo scambio dei prigionieri”, ha aggiunto Hollande che ha partecipato anche alla riunione nel ‘formato Normandia’ (Russia-Ucraina-Francia-Germania).

Il presidente ucraino Petro Poroshenko e il presidente russo Vladimir Putin si sono incontrati nell’albergo in centro a Milano dove è alloggiato il leader russo.

”Non abbiamo raggiunto alcun risultato concreto sul gas”, lo ha detto il presidente Ucraino Petro Poroshenko al termine dell’incontro bilaterale con Putin durato poco meno di un’ora. C’è fiducia ”sulla possibilità di trovare una soluzione entro il meeting a Bruxelles del 21 ottobre con i rappresentanti della commissione europea”.

“L’Europa dovrebbe aiutare l’Ucraina a pagare le forniture di gas della Russia”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa dopo il bilaterale con il presidente ucraino Petro Poroshenko a Milano aggiungendo che con Kiev è stato raggiunto un accordo “per la parziale ripresa delle forniture di gas”, almeno per l’inverno.

Tra Ucraina e Russia i negoziati sono rimasti a quanto già concordato negli accordi di Minsk del 5 e 19 settembre. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko. “Il problema principale è l’implementazione” di quelle intese, “vedremo cosa succede la prossima settimana”. “Nel processo di pace confermiamo che il protocollo di Minsk del 5 settembre e il memorandum del 19 settembre sono i documenti chiave. L’elemento centrale di questo è il cessate il fuoco”, ha detto Poroshenko.

La cancelliera tedesca Angela Merkel nei colloqui avuti sino ad ora con il presidente russo Vladimir Putin afferma di “non aver potuto purtroppo identificare alcuna apertura”. Per il presidente russo Vladimir Putin è invece “buono” l’esito dei colloqui sulla crisi ucraina nel formato ‘Normandia” (Russia-Ucraina-Francia-Germania) avuto oggi a Milano a margine del vertice Asem.

“Il conflitto in Ucraina – ha sottolineato il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy – è ancora senza una soluzione politica”.

“Francia e Germania hanno annunciato che metteranno droni a disposizione dell’Osce per verificare il cessate il fuoco e i controlli delle frontiere” in Ucraina: il presidente francese Francois Hollande lo ha sottolineato in una dichiarazione a margine del vertice Asem in corso a Milano. “E’ una cosa – ha sottolineato – che dobbiamo fare al più presto possibile”. L’incarico di utilizzare i droni, ha spiegato, è affidato al responsabile dell’Osce Didier Burkhalter.

Per Matteo Renzi, “è importante che “da Milano sia ripartito un percorso per l’Ucraina: abbiamo fatto passi avanti importanti ma c’è ancora molto da fare”. Una eventuale soluzione “sarebbe innanzitutto utile per il popolo ucraino” ma anche per la Russia, l’Ue e la comunità internazionale”, che consentirebbe anche a Mosca di “continuare a giocare un ruolo nelle principali questioni internazionali”.

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È iniziato in Prefettura a Milano l’incontro tra Vladimir Putin e Petro Poroshenko, leader ucraino, ma il summit a Milano è partito con un contrattempo. Putin e Angela Merkel dovevano incontrarsi ieri alle 7 di sera, ma il presidente russo è arrivato in ritardo dalla Serbia. La cancelliera tedesca ha cancellato l’incontro, che si è poi svolto regolarmente alle 11 di notte.

Il leader è stato visto uscire dalla stanza di albergo di Merkel alle 1.30 di mattina. Non ancora stanco, Putin è poi andato a rendere visita al suo amico Silvio Berlusconi ad Arcore, dove si è trattenuto fino alle 3.30. La mattina dopo si è presentato in orario alla “Colazione dei Campioni” in prefettura.

Nel giorno in cui l’ex leader russo Gorbaciov ha avvertito del pericolo di una “nuova guerra fredda”, nel capoluogo lombardo va in scena il terzo faccia a faccia dall’elezione di Poroshenko in Ucraina, dopo quello avuto in Normandia e il vertice di Minsk, dove i presidenti di Russia e Ucraina hanno concordato il cessate il fuoco in Ucraina orientale.

Obiettivo dell’incontro di Milano, al quale partecipa come padrone di casa il presidente del Consiglio Matteo Renzi, oltre all’attuazione effettiva dell’accordo di pace, e’ anche quello di fare passi avanti nei negoziati per la questione del gas.

Al summit prendono parte anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francoise Hollande, il premier britannico David Cameron, il presidente uscente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso, il presidente del Consiglio europeo Erman Van Rompuy e il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, designata Alto rappresentante dell’Ue per la Pesc.

Esistono ancora “serie divergenze” sulla crisi in Ucraina tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Angela Merkel. Lo ha dichiarato nella notte tra giovedì e venerdì il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, poco dopo l’incontro tra i due leader.

“Esistono ancora serie divergenze che riguardano la genesi del conflitto interno ucraino, oltre che le cause profonde di ciò che succede in questo momento”, ha indicato il portavoce alle agenzie di stampa russe.

Mosca intanto ha portato l’Ue in tribunale per le sanzioni europee che le sono state imposte ingiustamente, secondo il Cremlino.

[ARTICLEIMAGE] Sul viaggio milanese di Vladimir Putin, nei colloqui con i leader italiani, “particolare attenzione è rivolta alle prospettive per la cooperazione economica”, in base a quanto ufficializzato dal Cremlino. Oltre agli incontri con Giorgio Napolitano e Matteo Renzi, e al faccia a faccia con Angela Merkel, non sono moltissimi i nomi che compaiono nel programma ufficiale: Putin vede ovviamente il collega ucraino Petro Poroshenko ed è previsto un bilaterale anche con il cancelliere austriaco Werner Faymann.

Per il Cremlino “l’Italia è al secondo posto in Europa e al quarto nel mondo tra i partner commerciali della Russia” si apprende dall’ufficio stampa della presidenza russa. “I volumi nel 2013 sono cresciuti del 17,8% e ammontano a 53,8 miliardi di dollari, superiori ai livelli pre-crisi (52,9 miliardi di dollari nel 2008). Gli investimenti italiani accumulati in Russia hanno raggiunto il miliardo. Quelli russi in Italia 500 milioni di dollari. Tra gennaio-agosto 2014, il volume è diminuito del 2,5% a 34,3 miliardi” a causa della crisi ucraina e delle sanzioni.

Da Mosca si sottolinea inoltre che si sta “sviluppando attivamente la cooperazione nel settore energetico. Eni insieme con Gazprom realizzano il gasdotto South Stream (di cui il 20% è partecipazione italiana)” si apprende dall’ufficio stampa del cremlino.

“Società italiane sono impegnate nell’esplorazione e lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e gas in Russia (Mar Nero e Siberia), effettuano studi sismici sulla piattaforma artica del Mar di Barents (progetto congiunto con Rosneft, le riserve sono stimate a 2 miliardi di tonnellate di petrolio), sono coinvolte nei programmi di riattrezzamento tecnologico delle centrali elettriche russe Engineering (Enel ha acquisito e modernizzato in Russia diverse stazioni a gas)”.

Renzi ha detto che durante il vertice Putin-Poroshenko di stamani è stata accolta la possibilità di controllare i confini tra Russia e Ucraina attraverso l’utilizzo di droni.

[ARTICLEIMAGE] “Abbiamo accolto la proposta di Hollande di controllare le frontiere non solo con misure convenzionali decise a Minsk, ma anche con droni. Francia, Germania, Italia e ovviamente Russia e Ucraina sono disponibili ha accogliere la possibilità di controllare” i confini “con nuovi strumenti tecnologici. Questo rappresenta un ulteriore passo avanti” ha aggiunto Renzi.

Al faccia a faccia in Prefettura hanno partecipato anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francoise Hollande, il premier britannico David Cameron, il presidente uscente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, designata Alto rappresentante dell’Ue per la Pesc.

Dmitri Peskov, il portavoce di Putin, ha detto che alcuni partecipanti all’incontro tenuto stamattina a Milano sulla crisi ucraina “hanno mostrato totale mancanza di volontà di comprendere come stanno davvero le cose nel Sud-Est” del Paese ex sovietico in preda alla guerra civile.

Prove di intesa con Renzi

“Penso che abbiamo fatto un passo avanti”, anche se “ci sono delle differenze”: lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine dell’incontro con Vladimir Putin e Petro Poroschenko a Milano sulla crisi ucraina.

Alla prefettura di Milano ci sono anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier britannico David Cameron, il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy, quello della commissione europea Josè Manuel Barroso.

C’e’ la disponibilità da parte dei paesi europei a collaborare per il “controllo delle frontiere” in Ucraina “anche con i droni”, ha aggiunto Renzi durante una conferenza stampa al termine del vertice. Per il controllo delle frontiere – ha osservato – “oggi abbiamo a disposizione le nuove tecnologie. Non possiamo accettare l’instabilità dell’Ucraina – ha proseguito – ma dobbiamo coinvolgere la Russia nelle grandi questioni internazionali. Il ruolo della Russia potrebbe essere molto importante per Ebola Isis, Siria,Iraq, Libia e le altre crisi internazionali. Vladimir e Petro hanno discusso in modo chiaro e franco. Non sarà un progresso immediato e per queste ragioni spero che nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, andremo a decisioni per arrivare a un punto cruciale della crisi Ucraina. Abbiamo sottolineato un senso di urgenza”.

Sulla stessa onda il presidente russo, Putin, che ha definito l’incontro ”buono, positivo”.

Il premier ha comunque tenuto a precisare che “non sarà un progresso immediato e per queste ragioni spero che nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, andremo a decisioni per arrivare a un punto cruciale della crisi Ucraina. Abbiamo sottolineato un senso di urgenza”.

Da parte sua, durante la notte il Cremlino ha reso noto che tra Putin e Merkel “restano sempre serie divergenze sulla genesi del conflitto interno ucraino, nonchè sulle cause principali di quello che succede ora”. L’incontro tra i due leader, avvenuto ieri sera, è durato due ore e mezzo. “Putin e Merkel hanno fatto il punto sull’attuazione degli accordi di Minsk. E’ stato posto un accento particolare sulla conclusione del processo della separazione delle parti in conflitto a sud-est dell’Ucraina”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Tra gli altri temi affrontati, il monitoraggio del regime del cessate il fuoco e il dossier del gas.

Una nuova riunione sull’Ucraina si terrà alle 11.00 a Milano tra i presidenti russo Vladimir Putin, ucraino Petro Poroshenko, francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Merkel.

All’incontro fra Putin, Poroshenkoe i leader europei è emerso ”che la cosa più importante, e suquesto c’è stato un accordo, è l’attuazione del protocollo diMinsk”, ha detto il presidente della Commissione europea,José Manuel Barroso, aggiungendo che dovranno esserci anche unaverifica sul cessate il fuoco e elezioni locali.

La Russia deve rispettare gli accordi e togliere armi pesanti e truppe dall’Ucraina, ha detto il premier britannico David Cameron ha detto arrivando a Milano al vertice Asem, dopo aver partecipato in prefettura ad una riunione tra gli altri con Renzi, il premier ucraino Poroshenko, quello russo Vladimir Putin, Angela Merkel e Francois Hollande: “Se questo non succede, l’Unione Europea, Regno Unito incluso, deve mantenere le sanzioni e le pressioni, cosicchè non ci sia questo tipo di situazioni nel nostro continente”.

Putin e Abe si parlano, è già una notizia

Russia e Giappone si sono confrontate a Milano. E già questa è una notizia in se’, visto che i due Paesi hanno una questione territoriale aperta la quale impedisce la firma d’un trattato di pace dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro nipponico Shinzo Abe hanno avuto poco prima che iniziassero i lavori odierni vertice Asem, un faccia-a-faccia durato una decina di minuti, confermando la volontà di continuare il dialogo politico.

Per Putin, che affronta una difficile situazione di confronto con l’Occidente per il ruolo russo nella questione ucraina, è fondamentale avere a Est un interlocutore, oltre alla Cina, con la quale le relazioni si sono strette.

Dal punto di vista di Abe, che affronta una difficile situazione di contrasto con i suoi principali vicini – Cina, in primo luogo, ma anche Corea del Sud – e che ha un bisogno consistente di approvvigionamento energetico, si tratta di un’opportunità importante.

I due leader, secondo quanto hanno riferito fonti nipponiche, hanno riconosciuto l’importanza della continuazione del dialogo politico russo-nipponico e hanno confermato l’appuntamento, a margine del summit Apec che si terrà a Pechino il 10-11 novembre, di un vero e proprio summit bilaterale. Il vertice era stato proposto da Abe in una telefonata al leader russo in occasione del compleanno di quest’ultimo, il 7 ottobre.