Investimenti

Quali investimenti possono rendere il 10% annuo?

Raggiungere un rendimento del 10% annuo è un obiettivo ambizioso per molti investitori. Di certo, per puntare a questo target una cosa è certa: occorre essere disposti ad accettare un livello di rischio più elevato. In altre parole, bisogna mettere in conto che un simile obiettivo non solo non venga raggiunto, ma che il proprio patrimonio possa anche scendere drasticamente.

Diffidare quindi da chi racconta che può farvi ottenere rendimenti perfino superiori, se non vi dimostra di aver ottenuto questi risultati in passato. Un bravo consulente finanziario è colui che parla prima dei rendimenti ma soprattutto dei rischi, e propone qualcosa di cui essere consapevoli al 100% sia nei pro che nei contro.

Attenzione ai costi

Premesso che l’obiettivo del 10% è difficile da raggiungere, in generale, chi volesse puntare a questo tasso di rendimento, dovrebbe adottare strategie di diversificazione e allocazione strategica del portafoglio. È inoltre opportuno prestare attenzione ai costi, che possono erodere significativamente la performance. Un investimento con rendimento del 10% annuo, che presenta costi vari tra il 2% o 3%, di fatto annulla l’obiettivo finale.

Parola d’ordine: diversificare

La diversificazione è una strategia di gestione del rischio che comprende un’ampia varietà di investimenti all’interno di un portafoglio per ottenere potenzialmente rendimenti più elevati con un rischio inferiore. Un portafoglio diversificato potrebbe essere composto per il 30% da un mix di azioni value e growth, per il 30% da fondi indicizzati, per il 20% da obbligazioni, per il 10% da immobili e per il 10% da investimenti alternativi.

I vantaggi della diversificazione risiedono nell’equilibrio tra la possibilità di ottenere buoni rendimenti quando alcuni investimenti decollano e la possibilità di ripartire il rischio. Se un tipo di investimento cala, il vostro portafoglio non ne risentirà e potrete approfittare di potenziali forti rendimenti con altre attività. In questo modo, se un’attività ha un rendimento del 15% ma un’altra scende solo al 2%, è ancora possibile che l’intero portafoglio raggiunga un rendimento costante superiore al 10%.

Come orientarsi

Quali sono gli strumenti a cui rivolgere l’attenzione se si vuole puntare su rendimenti a doppia cifra?

Vediamone alcuni.

Azioni growth

Le azioni growth rappresentano società che si prevede cresceranno a un tasso superiore alla media rispetto ad altre società. Investendo in queste società, in particolare in settori come la tecnologia o la biotecnologia, si può beneficiare di una significativa rivalutazione del capitale grazie all’espansione di queste aziende e all’aumento della loro quota di mercato. Esempi di alto profilo sono società come Amazon, Apple o Tesla.

Come abbiamo detto, gli investimenti con rendimenti potenziali più elevati comportano rischi potenziali più elevati. Il tradeoff rischio-rendimento è lo svantaggio principale dei titoli growth.  Spesso poi questa tipologia di azione, non paga dividendi perché gli emittenti preferiscono reinvestire gli utili e i profitti per accelerare e massimizzare il loro potenziale di crescita.

Questo può essere uno svantaggio per gli investitori che cercano di generare un flusso passivo di reddito dal loro portafoglio di investimenti. Un altro svantaggio dei titoli growth è che richiedono una mentalità di investimento a lungo termine. I rendimenti sono minimi o trascurabili nel breve periodo. Sono ideali per le strategie buy-and-hold o per gli investimenti passivi, mentre non sono adatti agli investitori che cercano di generare profitti il più rapidamente possibile.

Investimenti immobiliari

Investire in immobili può generare rendimenti del 10% o superiori attraverso l’apprezzamento del valore degli immobili e i canoni di locazione. Acquistando immobili in aree ad alta domanda o ristrutturando quelli di proprietà per aumentarne il valore, gli investitori possono ottenere rendimenti sostanziali. Tuttavia, questo tipo di investimento richiede un capitale iniziale elevato e comporta costi di gestione e manutenzione.

Junk bond

In italiano, obbligazioni spazzatura, sono titoli ad alto rendimento emesse da società con rating creditizio basso. A causa del maggior rischio di insolvenza, offrono tassi d’interesse più elevati, con rendimenti potenzialmente superiori al 10%. Nei periodi di crescita economica, il rischio di insolvenza diminuisce, rendendo le obbligazioni spazzatura particolarmente interessanti. Anche se il rischio, è sempre dietro l’angolo.

ETF (Exchange-Traded Funds)

Investire in fondi indicizzati ed ETF che seguono settori in forte crescita o mercati emergenti può produrre rendimenti più elevati. Mentre i fondi indicizzati tradizionali, come l’S&P 500, non sempre garantiscono rendimenti del 10%, i fondi specifici per settore o per mercato possono offrire un potenziale di crescita più elevato, soprattutto in condizioni di mercato rialzista. importante scegliere ETF con una buona storia di performance e una gestione efficiente.

Titoli di Stato di paesi emergenti

I titoli di Stato emessi da Paesi emergenti possono offrire rendimenti significativi, talvolta superiori al 10% (Turchia, Argentina per citare alcuni) per compensare l’alto rischio di default. Per gestire questo rischio, è importante diversificare geograficamente, analizzare attentamente le condizioni economiche del paese emittente e monitorare costantemente l’andamento dei titoli per mitigare i rischi associati a singole economie.

Crowdfunding e investimenti alternativi

Il crowdfunding e altre forme di investimenti alternativi possono offrire opportunità di rendimento elevate, anche se con un rischio maggiore. Questi investimenti richiedono una buona comprensione del mercato e delle specifiche opportunità di investimento.