Economia

Quanti soldi perdi ogni anno per la mancanza di conoscenze finanziarie?

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Ora più che mai solide conoscenze finanziarie è necessaria, se si vuole evitare di perdere troppi soldi ogni anno. Ma per conoscenza finanziaria non si intende una serie di preconcetti altamente teorici, o addirittura di saperi puramente accademici. Parliamo di qualcosa che serve nella vita di tutti i giorni, e anzi la rende ancora più facile e protetta da qualsiasi rischio.

Purtroppo, però, in Italia l’educazione finanziaria è poco diffusa. Allianz, in un recente report, ha messo in evidenza un dato fondamentale: la mancanza di conoscenze finanziarie porta ad una perdita media di oltre 200 euro all’anno per persona.

Quanti soldi perdi ogni anno per mancanza di conoscenze finanziarie

Scarse conoscenze finanziarie costa praticamente uno stipendio all’anno per una famiglia media italiana. Questo è il primo dato che riporta il nuovo studio di Allianz, Playing with a squared ball: the financial literacy gender gap. Si parla di 2.150 euro all’anno di perdite dovute a questa mancanza di conoscenza finanziaria, anche basilare. Perdite che in dieci anni ti tolgono la possibilità di comprarti un’auto da 27.800 euro. E in 30 anni di poter comprare anche una piccola casa da 83.400 euro.

È lo scenario che riporta Allianz su un aspetto molto evidente: a seconda del livello di alfabetizzazione finanziaria della famiglia, gli investimenti condotti da essa possono variare notevolmente. Perché più la famiglia è esperta e comprende i funzionamenti dei mercati, più ha modo di agire per massimizzare i guadagni e per minimizzare i rischi. Sempre lo studio stima che una persona italiana, con un’elevata alfabetizzazione finanziaria, può guadagnare 2.300 euro in più all’anno. E nell’arco di 30 anni la somma può sfiorare i 128.000 euro.

Una conoscenza finanziara molto limitata

Lo studio di Allianz ha coinvolto oltre un migliaio di italiani, e ha confrontato i dati con quelli risultati da altrettante interviste in 6 paesi nel mondo (Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna). Davanti a domande relative alla comprensione delle nozioni finanziarie di base, come i tassi di interesse, l’inflazione, i rischi e i rendimenti degli investimenti:

  • il 21% non dispone di conoscenze e competenze necessarie;
  • il 61% ha competenze basilari, utili solo per prendere decisioni oculate;
  • il 18% possiede competenze elevate.

Poca fiducia nel futuro e nella consulenza

Oltre alle conoscenze finanziarie, Allianz ha chiesto ai partecipanti anche opinioni sul loro futuro finanziario. E il risultato è che 7 intervistati su 10 giudicano le prospettive economiche del proprio paese da negative a estremamente negative. Tra i sostenitori di questa idea ci sono anche il 52% di italiani segnalati con un’alfabetizzazione finanziaria media. Solo il 4% circa delle persone si sente estremamente sicuro della propria situazione economica, e sono quelli con con competenze finanziarie elevate. Non a caso, a determinata conoscenza finanziaria corrisponde anche una tendenza a fidarsi o meno di un consulente finanziario. Se per quelli di basso grado la percentuale di fiducia si attiene al 40%, quella da parte di chi ha una conoscenza elevata raggiunge il 59%.

Un enorme divario di fiducia, soprattutto tra le donne

Anche a livello di genere ci sono delle differenze tra competenze finanziarie e fiducia. Oltre il 64% delle intervistate in Italia non nutre fiducia nella propria situazione finanziaria. Tra queste, il 30% riscontra un’alfabetizzazione finanziaria bassa, rispetto al 12% dei maschi: in molte hanno risposto più spesso “non so” a una o più domande del questionario.

Il gap generazionale nell’educazione finanziaria

Per quanto riguarda l’età, il divario generazionale si fa sentire molto a seconda della generazione di appartenenza. Le percentuali più alte le segnalano i Baby boomer (21%), cioè le generazioni nate tra il 1945 e il 1964, mentre i più bassi sono quelli della Gen Z (6%), i nati tra il 1996 e il 2010. In mezzo ci sono i Millennial (11%), nati tra il 1981 e il 1995, messi insieme.

L’educazione finanziaria come soluzione

La situazione non è delle migliori per l’Italia, ma una soluzione c’è sempre. La stessa Allianz promuove da sempre una serie di campagne che stimolino l’educazione finanziaria. E così anche nell’ultima campagna “The Squared Ball”, e con il nuovo un hub online di alfabetizzazione finanziaria, Financial Literacy hub. Esso fornisce informazioni e spiegazioni di facile comprensione e strumenti interattivi di budgeting, e con tanto di coaching gratuito dagli esperti Allianz.

Risolvere il gap dell’educazione finanziaria dovrebbe essere una priorità, se non di tutto il paese, almeno per le famiglie che vogliono investire con coscienza e con sapere. Addirittura con l’educazione finanziaria si attenua lo stress e l’ansia dovuta al timore delle perdite.La stessa Ludovic Subran, Chief Economist di Allianz, fa presente come addirittura basti poco per imparare:

“La scarsa alfabetizzazione finanziaria fa davvero male […] su lunghi periodi di investimento, come quando si risparmia per la pensione, può costare letteralmente una fortuna. Ma, fortunatamente, saper prendere decisioni finanziarie intelligenti non è nulla di trascendentale: acquisendo le conoscenze e le competenze di base, le persone possono passare da un’alfabetizzazione finanziaria bassa a una media e ottenere così un netto vantaggio economico.”