Con la recente decisione del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni future del Festival (a partire dal 2026), si apre la possibilità che altri operatori possano entrare nel mercato. Si tratta di un cambiamento epocale che potrebbe portare a una competizione più intensa per i diritti di trasmissione e organizzazione del Festival, riducendo così il monopolio della Rai.
Significativi potrebbero essere i risvolti economici: la Rai potrebbe infatti affrontare significative perdite economiche se il Festival di Sanremo non rimanesse più esclusivamente sotto la sua gestione. Attualmente, il Festival rappresenta una fonte di entrate pubblicitarie considerevoli per l’emittente. Basti pensare all’edizione del 2024, anno in cui Rai Pubblicità ha raccolto per il oltre 60 milioni di euro.
Che cosa è successo
Questo cambiamento rappresenta una significativa rottura con la tradizione, poiché la Rai ha gestito il festival per decenni.Il ricorso che ha portato a questa decisione è stato presentato da Sergio Cerruti, ex presidente dell’Associazione Fonografici Italiani e managing director dell’etichetta discografica Just Entertainment.
Cerruti ha contestato l’affidamento diretto alla Rai, dichiarando che: “L’affidamento diretto alla Rai non solo limita la concorrenza, ma non garantisce neppure la qualità necessaria per un evento di tale portata. È fondamentale che ci sia spazio per nuove idee e nuovi operatori nel settore musicale”.
La reazione della Rai
Futuro incerto
Con questa sentenza, il futuro del Festival di Sanremo si trova a un bivio. La necessità di una gara pubblica potrebbe portare a un cambiamento radicale nella gestione dell’evento. Ciò potrebbe aprire le porte a nuovi operatori nel settore musicale, aumentando la competizione e potenzialmente migliorando la qualità della manifestazione. Tuttavia, resta da vedere come si svilupperanno i dettagli pratici della gara e quali operatori decideranno di partecipare.
Cerruti ha aggiunto: “Questa è un’opportunità per rinnovare il festival e portare freschezza nel panorama musicale italiano”. Tuttavia, resta da vedere come si svilupperanno i dettagli pratici della gara e quali operatori decideranno di partecipare.