Economia

Quanto risparmiano gli americani per le pensioni

Le donne restano fortemente discriminate nel processo di accumulo dei risparmi per la pensione. La  conferma arriva da un recente sondaggio di Prudential condotto sulla popolazione americana, da cui emerge che le donne risparmiano solo un terzo della somma messa da parte dagli uomini.

Donne risparmiano un terzo degli uomini

L’indagine, condotta su 905 adulti americani di età compresa tra i 55 e i 75 anni, ha rilevato che mentre gli uomini risparmiano in media 157.000 dollari per la pensione, le donne ne mettono da parte solo 50.000. “Il futuro finanziario delle donne appare particolarmente precario alla luce della difficoltà a risparmiare”, ha dichiarato Caroline Feeney, CEO delle attività statunitensi di Prudential.

Inflazione, prezzi degli immobili, evoluzione delle politiche fiscali rappresentano i principali ostacoli per la parità di genere. A questi fattori si aggiunge, non irrilevante, il fatto che le donne hanno tre volte più probabilità di concentrarsi sul mantenimento della famiglia e dei figli piuttosto che sul risparmio.

E la difficoltà di risparmiare un gruzzolo finisce per incidere anche sul desiderio di andare in pensione: se quasi la metà (il 46%), degli uomini intervistati ha dichiarato di essere impaziente di andare in pensione, solo il 27% delle donne intervistate la pensa allo stesso modo.

Over 50 impreparati per la pensione

Al di là del genere, l’indagine Prudential mette sotto i riflettori un altro aspetto: gli over 50 appaiono in generale impreparati finanziariamente per lasciare il lavoro. Ciò è dovuto in  parte proprio ai risparmi risicati rispetto ai 446.565 dollari raccomandati da Prudential, un importo che rappresenta circa otto volte lo stipendio medio degli Stati Uniti.

Da qui, la paura dei due terzi dei 55enni intervistati di esaurire i propri risparmi durante la pensione, rispetto al 59% dei 65enni e al 52% dei 75enni. Quasi un quarto (il 24%) dei 55enni si aspetta poi di aver bisogno di sostegno finanziario da parte dei familiari durante la pensione, il doppio rispetto al 12% dei 65enni e 75enni che hanno espresso tali preoccupazioni.

Cosa succede in Italia

La fotografia scattata da Prudential per gli Stati Uniti non è molto diversa da quella italiana. Anche in Italia, infatti, il gender gap non muore con la fine della vita lavorativa, ma dalla busta paga si trasferisce dritto all’assegno previdenziale.

Secondo una recente ricerca della Fabi, che ha incrociato i dati Covip e Istat, le pensionate italiane percepiscono infatti un assegno medio mensile di 1.416 euro, 516 euro in meno rispetto ai 1.932 euro incassati mediamente dagli uomini.

Le ragioni della disparità ricalcano le differenze esistenti nel mondo del lavoro: le lavoratrici percepiscono, infatti, una paga oraria inferiore tra il 10% e il 12%, con picchi fino al 17% nel settore privato. Anche il tempo di lavoro influisce sul dato: nel 2022 le giornate medie retribuite alle donne ammontavano a 221, contro le 234 degli uomini. Tutto questo per via del ricorso al lavoro part time e l’utilizzo dei congedi parentali, che continuano ad essere prerogative femminili.