In un contesto di instabilità politica, guerre commerciali, economia fiacca e ripresa che stenta a decollare in Europa, le prospettive dell’azionario della regione non sono delle migliori. Ma c’è un settore che è destinato a fare meglio degli altri, persino in un momento complicato come quello appena descritto: si tratta dei gruppi attivi nell’industria della Difesa e dell’Aereospazio d’Europa.
A sostenerlo sono gli analisti di Credit Suisse e UBS citati da Reuters, che in analisi separate valutano i prezzi del comparto, sempre su livelli record, ancora vantaggiosi. Le valutazioni hanno toccato i massimi assoluti di recente nonostante le preoccupazioni degli investitori circa la frenata della crescita economica in Europa.
Ma i timori legati alla guerra dei dazi a tutto campo tra Cina e Stati Uniti indeboliscono più le grandi multinazionali industriali e altri segmenti del secondario, piuttosto che gruppi come i due colossi francesi Airbus o Thales.
Secondo molti fondi di investimento, il settore della Difesa e dell’Aereospazio è più isolato rispetto al ciclo economico e quindi meno dipendente dai problemi economici e commerciali attuali. Anzi, in periodi di tensioni geopolitiche come quelli che stiamo attraversando, la domanda per mezzi e sistemi militari è in crescita.
“Gli ordini sono molto buoni al momento e questo dà una certa visibilità, rendendo il gruppo in qualche modo resistente al ciclo economico generale”, dichiara all’agenzia stampa Sandrine Perret, strategist di Credit Suisse, International Wealth Management.
Questo contesto particolare offre al settore dell’Aereospazio un “vantaggio in termini concorrenziali rispetto ad altri gruppi più sensibili alle oscillazioni degli affari a breve termine”.
Inoltre, mentre le politiche di stampo protezionista del presidente Donald Trump aumentano le incertezze sul futuro della domanda proveniente dagli Stati Uniti, questo fattore sulla carta negativo per le aziende europee del comparto viene ampiamente compensato dai paesi che cercano invece di orientare le proprie attività commerciali fuori da Washington, verso altri lidi.
Sui mercati l’indice settoriale europeo dell’Aerospazio e della Difesa è in rialzo del 15% finora da inizio anno, appena sotto i massimi di tutti i tempi toccati la scorsa settimana, quando la Bce ha assunto un atteggiamento più colomba del previsto in ambito di tassi di interesse in considerazione del peggioramento delle condizioni economiche.
In confronto il Nasdaq, per esempio, un paniere citato per i suoi rialzi poderosi, con i titoli FAANG che ormai dominano il mercato azionari Usa, è stato capace di mettere a segno un computo positivo del 13% nel 2018 sin qui. Il settore europeo della Difesa e dell’Aereospazio è insomma tra i migliori al mondo, in termini di performance, non solo in Europa.
Tra i titoli più promettenti del comparto si possono citare il gruppo di aerei Airbus e il gigante della Difesa e dell’elettronica, anche lui che batte bandiera francese Thales. Dalla Germania invece arriva il gruppo di motori MTU Aero Engines, un altro nome da segnarci di quelli che stanno aggiornando record su record.
“Gli investitori sono molto contenti e le aziende stanno rispettando le attese”, commenta Celine Fornaro, head of European Industrials equity research presso UBS. “Il settore si iscrive nell’insieme di quelli a ciclo lungo e pertanto è meno esposto di altri alla volatilità trimestrale”.