Quirinale, Renzi a Prodi: “Caro Romano, saresti il candidato più autorevole”. Berlusconi “furioso”
ROMA (WSI) – “Caro Romano, lo sai, io non posso blindare nessuna soluzione, credo che serva un presidente di garanzia, ma Berlusconi ha espresso un veto nei tuoi confronti. Certo, se dopo le prime votazioni, si determinasse un impasse”, un boom di franchi tiratori, “a quel punto dovremmo andare su un “piano b” e il candidato più autorevole saresti tu”. E’ quello che avrebbe detto il premier Matteo Renzi a Romano Prodi, nell’incontro che si è tenuto a Palazzo Chigi, stando ad alcune indiscrezioni riportate dalla Stampa.
Ma stando ad altre indiscrezioni, il due volte premier Prodi si sarebbe detto “indisponibile ad essere tirato di nuovo in ballo”, dopo quando accaduto nel 2013. D’altronde lo aveva già preannunciato allora.
Dal canto suo, il leader di Forza Italia sarebbe “furioso” per il rendez vous “ulivista” e sarebbe pronto a minacciare di far saltare il Patto del Nazareno. Il ragionamento sarebbe questo: “Se Renzi vuole giocare la partita del Quirinale da solo, noi non votiamo le riforme”.
L’elezione del Capo dello Stato del 2013 che ha portato a un Napolitano bis è stato una sorta di suicidio politico del PD. Pur potendo contare sulla maggioranza necessaria un fronte interno ha fatto saltare la candidatura di Franco Marini, un nome bipartisan che andava bene anche a Lega e centro destra. Forse per ripicca, i franchi tiratori hanno affondato anche Romano Prodi, un nome illustre che pur non andando bene a Forza Italia e alla destra piaceva invece al MoVimento 5 Stelle, i cui elettori avevano indicato tra le prime dieci scelte.
Dopo che la candidatura di Prodi, tra i membri dell’assemblea costituente del partito democratico, è stata bruciata, Napolitano – altro candidato che come Marini riscontrava i favori di tutti i principali partiti escluso il M5S – è stato rieletto con 738 voti a favore contro i 217 del giurista Stefano Rodotà. Era il 20 aprile di un anno fa.
(Lna-DaC)