Rapporto Aipb-Censis: il private banking punta a impatto positivo sull’economia italiana
Gli operatori in Italia del private banking sono convinti che un’efficiente ed efficace gestione delle scelte finanziarie della clientela possa e debba avere un impatto positivo anche per il Paese; se questo ruolo propulsivo dei patrimoni delle famiglie benestanti fosse collettivamente riconosciuto, troverebbe un terreno ancor più favorevole al suo consolidamento, aiutando i decision maker nel disegno di politiche volte a favorirne lo sviluppo e a rafforzarne il ruolo. E’ questo uno dei verdetti più importanti del rapporto «Contribuire al rilancio dello sviluppo italiano: il valore sociale del Private Banking» commissionato da Aipb, l’Associazione italiana private banking al Censis.
Lo studio sarà al centro del XIV Forum del Private Banking 2018 che si terrà a Milano il 16 novembre, presso la Borsa Italiana, a cui partecipano, tra gli altri, Fabio Innocenzi, presidente di Aipb, Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, Carmine Di Noia, commissario della Consob, Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, Andrea Sironi, presidente di Borsa Italiana, Edoardo Palmisani, principal Bcg, Antonella Massari, segretario generale di Aipb.
Secondo quanto si legge in un comunicato, per il 70% dei detentori di grandi ricchezze finanziarie, gli investimenti devono avere ricadute positive su occupazione e redditi. Per il 46% degli italiani giù le tasse sulle risorse investite nell’economia reale. Nell’indagine Censis emerge il valore sociale del private banking, anello di congiunzione tra le grandi fortune, per le quali garantire un giusto rendimento, e gli impieghi a favore della crescita.
«Il rapporto» ha sottolineato Fabio Innocenzi, presidente di Aipb «fornisce diversi stimoli all’industria del private banking su come svolgere un ruolo attivo di sostegno alla crescita del Paese, conciliandolo con l’obiettivo primario di protezione e sviluppo dei patrimoni affidati dalla clientela».