Agenzie di rating prudenti sull’Italia che per il momento non vede passare il rating dei suoi titoli di Stato a junk bond.
A sorpresa L’agenzia Moody’s ha rinviato l’esame atteso per oggi. In una nota l’agenzia ha reso di aver aggiornato il suo calendario e che quindi non comunicherà nessuna decisione sul rating dell’Italia che per ora è confermato a Baa3 con outlook stabile.
L’agenzia canadese Dbrs ha invece confermato il rating BBB (high) dell’Italia ma ha rivisto al ribasso il trend a negativo da stabile.
Secondo gli analisti il trend negativo riflette la considerevole incertezza sulle ripercussioni economiche del coronavirus. Per Dbrs il sistema bancario è in una posizione più forte rispetto al passato in termini di capitalizzazione.
L’agenzia del gruppo Morningstar ritiene poi che sia improbabile che le tensioni attuali destabilizzino il Governo italiano nel breve termine, ma molto dipenderà dall’andamento della “fase 2” durante la quale saranno allentate le misure restrittive varate in risposta alla pandemia di coronavirus.
Le decisioni di oggi seguono di qualche giorno quella di Fitch, che ha tagliato il rating dell’Italia a BBB-, confermando l’outlook è stabile e quella di Standard&Poor’s che ha confermato la sua valutazione sull’Italia, lasciando invariato il rating a BBB con outlook negativo, due “tacche” sopra il livello junk, “spazzatura”.
Gli analisti di Arca ricordano che affinché si verifichino vendite ingenti da parte dei grandi investitori internazionali sui titoli di stato italiani, causate da eventuali downgrade del rating, questi ultimi devono essere multipli (più di un notch) e molteplici (da almeno due agenzie): questo perché la maggior parte degli investitori guarda infatti ad un rating medio e, tra le quattro agenzie di rating.
Con la recente decisione della BCE di aprire le porte alle obbligazioni con rating “junk”, anche se per assurdo si verificassero i multipli e molteplici downgrade che portassero l’Italia a livello di ‘titoli spazzatura’, l‘istituto di Francoforte non interromperà gli acquisti sui BTP evitando così il panico sui mercati. La Bce ha già acquistato titoli di stato greci anche se non dotati di rating investment grade da parte di nessuna maggiore agenzia di rating.
L’appuntamento per il rating dell’Italia è rinviato ai prossimi mesi quando le agenzie torneranno ad esprimersi nuovamente sul rating creditizio del Paese.
I meeting già fissati in calendario sono:
10 luglio 2020: Fitch
23 ottobre 2020: S&P Global
30 ottobre 2020: DBRS
6 novembre 2020: Moody’s
4 dicembre 2020: Fitch