Mercati

Rating peggiore da Grande Recessione per questo settore

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il settore retail americano ha triplicato, dai tempi della crisi del 2008, il numero delle società il cui rating ha raggiunto i livelli più bassi: lo ha comunicato una nota di Moody’s segnalando che il 14% del settore è a un livello junk Caa/Ca. Nei prossimi cinque anni le votazioni minime per le società attive nelle vendite al dettaglio potrebbero raggiungere i massimi storici, ha aggiunto l’agenzia di rating.

 

Nel periodo compreso fra il 2008 e il 2009, al centro della Grande Recessione, la percentuale delle compagnie retail valutate nella scala più bassa di Moody’s erano il 16%.
La lista di 19 società monitorate da Moody’s ha 3,7 miliardi di dollari di debito in scadenza nei prossimi cinque anni, il 30% del quale entro la fine del 2018. Mentre Moody’s non fornisce una previsione specifica sui tassi di default attesi per il comparto, Fitch ha calcolato che esso dovrebbe raggiungere il 9% entro il 2017, dall’attuale 1%.

 

 

Fra gli scettici del settore c’è anche il grosso nome di Warren Buffett. In un’intervista a Cnbc di lunedì l’oracolo di Omaha ha parlato di una “forte, forte, forte pressione competitiva da parte di Amazon”. Non è un segreto che, più in generale, l’e-commerce abbia eroso i margini degli attori tradizionali dello shopping. In particolare Buffett ha parlato di Walmart, “che sta essa stessa spingendo verso l’online”, dicendo che pur avendo “ogni genere di forza” non è un titolo su cui scommetterà su: “ho appena deciso di guardare a un gioco un po’ più facile”, ha affermato.

 

I titoli coinvolti nel listino americano sono, ad esempio: Sears, Costco, Bon-Ton Stores, 99 Cents Only Stores, Nine West Holding, oltre al già citato Walmart.