NEW YORK (WSI) – Non sono i giorni migliori per chi lavora e fa affari nel settore degli investimenti finanziari.
Sono previsti pesanti tagli nella divisione investment banking di Royal Bank of Scotland, che nei prossimi quattro anni rischia di subire un ridimensionamento del personale dipendente dell’80% circa, pari a circa 14 mila posti di lavoro. I tagli riguarderebbero soprattutto l’area americana e asiatica.
La notizia riportata dal Financial Times, non è stata finora confermata dalla banca tuttavia il CEO Ross McEwan ha più volte indicato di voler ridimensionare la divisione investment banking.
Va ricordato che Royal Bank of Scotland è stata una delle banche più colpite dalla crisi finanziaria. Solo la parziale nazionalizzazione l’ha potuta salvare dal fallimento. Nel 2014 Royal Bank of Scotland ha registrato un rosso per il settimo anno di fila: le perdite sono state pari a 5,4 miliardi di sterline.
Il Ceo di Morgan Stanley James Gorman ha dichiarato che è la fine di un’era per il settore degli investimenti finanziari. “Il modo in cui facciamo affari è finito”, ha detto.
Con i ricordi ancora freschi di tutti i danni inflitti dalle società too-big-to-fail, ha ricordato Gorman, “le banche di Wall Street devono fare fronte a una serie senza fine di rigide regolamentazioni da parte della Federal Reserve”.
(mt-DaC)