Economia

RC Auto: Landi, Adiconsum: Chiediamo a Isvap più impegno nel Mezzogiorno

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(Teleborsa) – Aumentano sempre più i segnali del “disimpegno” delle imprese assicurative nel Sud del Paese. Anche il Sud del Lazio è coinvolto nell’abbandono “pilotato” del territorio. Lo si legge in una nota di Adiconsum. L’obbligo a contrarre viene aggirato nonostante una sentenza della Corte di Giustizia europea ne legittimi la validità, falsando concorrenza e mercato. Il 2010 rischia di essere l’anno del non ritorno nelle aree del Sud. Aumentano, infatti, i sinistri con i non assicurati. Solo l’area campana detiene quasi la metà di questi incidenti. Il servizio, già disastroso per la chiusura degli uffici locali delle imprese e per il sovraccarico di lavoro dei pochissimi uffici sopravvissuti, oggi sconta anche una progressiva e sempre maggiore difficoltà nel reperimento di una copertura a causa di un sempre più elevato numero di agenzie chiuse dalle imprese. Ovvio che in situazioni come queste il malaffare vede aumentare in modo esponenziale i propri utili. Un tagliando “falso” costa 100 euro contro i 7000 euro chiesti per una polizza “regolare”. Chi paga tutto questo? Tutto questo viene pagato dall’assicurato onesto che attraverso il contributo al fondo di Garanzia per le Vittime della strada è chiamato a partecipare al pagamento degli incidenti causati dai non assicurati. Adiconsum ritiene necessario che le imprese siano obbligate a fornire, senza elusioni tariffarie, le coperture RC Auto nell’intero Paese, così come previsto dall’autorizzazione che richiedono quando intendono commercializzare polizze RC Auto. Questo è uno degli argomenti su cui Adiconsum chiederà un ulteriore impegno dell’Autorità di vigilanza ISVAP nell’incontro di mercoledì 20 ottobre. Al legislatore Adiconsum chiede un serio impegno a combattere quella che ormai sembra essere una frode assuntiva.