Economia

RC auto: prezzi giù del 4% circa nel primo trimestre. Resta forte il divario tra nord e sud

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In un anno di rincari, una buona notizia arriva sul fronte delle RC auto. Nel primo trimestre 2022, il prezzo medio effettivo dei contratti è di 353 euro e si è ridotto di 14 euro (-3,8%) su base annua. Rispetto al primo trimestre del 2014 la riduzione è del 28,8%. Lo si legge nel bollettino statistico dell’Ivass relativo al primo trimestre 2022, secondo cui il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 252 euro, in diminuzione dell’11% rispetto allo stesso periodo del precedente anno e del 48,2% rispetto al primo trimestre del 2014.

Nel primo trimestre 2022, rivela inoltre l’indagine, la scatola nera è maggiormente diffusa in province caratterizzate da un livello del premio particolarmente elevato. I contratti con scatola nera sono poco superiori al 21%.

Gli assicurati sotto i 25 anni pagano in media 662 euro, contro i 337 euro degli over 60 e negli ultimi 8 anni i più giovani hanno beneficiato di una riduzione del premio inferiore rispetto alla media nazionale (-11,2% contro il -28,8%); il differenziale di premio tra under e over 25 è pari a 352 euro al Sud e a 292 euro al Nord-ovest.

Resta forte gap sul territorio

I prezzi risultano ancora fortemente eterogenei tra le province. Gli assicurati di Napoli (533 euro), Prato (504 euro) e Caserta (478 euro) pagano prezzi per la garanzia RC auto significativamente superiori al premio medio nazionale (353 euro). Al contrario, le province meno costose sono Pordenone (273 euro), Oristano (267 euro) ed Enna (258 euro).

Assoutenti: “Riduzione vergognosa”

Positiva la reazione dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc),  che ha chiosato: “Bene, prosegue il calo dell’RC auto”. Il timore, infatti, era che le compagnie assicurative “volessero rifarsi dell’inflazione. Invece, almeno per il momento, il pericolo è scongiurato”. Comunque, aggiunge l’Unc “la diminuzione è ancora inadeguata e il divario tra Aosta e Napoli, nonostante la diminuzione dell’11%, sia ancora un abisso”.

Secondo Assoutenti, “la riduzione delle tariffe Rc auto del 3,8% resa nota oggi dall’Ivass è vergognosa e rappresenta una presa in giro per milioni di assicurati italiani”. Secondo l’associazione, questi numeri “dimostrano ancora una volta come le compagnie di assicurazioni abbiano trattenuto buona parte dei profitti generati dalla riduzione dei sinistri del 2020 e 2021” durante il lockdown e le restrizioni, e “gli assicurati non hanno ottenuto benefici, se non le briciole”.

L’allarme lanciato da Assoutenti è che “addirittura si profilano rincari all’orizzonte: le compagnie di assicurazioni vogliono infatti usare la scusa dell’inflazione e del caro-energia per applicare rialzi delle tariffe RC auto. Una ipotesi che contrasteremo in ogni modo, ritenendo che ci siano ancora ampi margini per ottenere una significativa riduzione dei costi delle polizze”.