La pandemia Covid prima e la guerra in Ucraina ora, con le gravi conseguenze per l’economia… sembra che la recessione sia proprio dietro l’angolo. A gettare benzina sul fuoco i dati dell’inflazione nella zona euro che, per il mese di marzo, segna un +7,5%, l’aumento più consistente da quando è stata introdotta la moneta unica. Il dato europeo segue quello pubblicato ieri dall’Istat per l’Italia. Secondo le stime preliminari dell’Istituto, a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile e del 6,7% su base annua (da +5,7% del mese precedente). Un aumento che non si registrava dal 1991.
Il famoso investitore Carl Icahn e l’economista Mohamed El-Erian hanno entrambi espresso nell’ultima settimana i loro timori di una recessione. Gli economisti hanno espresso difatti la preoccupazione che i tentativi della Federal Reserve di tenere a freno l’inflazione, aumentando potenzialmente i tassi d’interesse in modo ancora più aggressivo di quanto inizialmente previsto, potrebbero in realtà portare a più danni economici.
Per questo parola d’ordine è proteggere i propri risparmi. Ma come? Sull’emittente Cnbc, gli esperti finanziari hanno condiviso i loro consigli su come proteggere i vostri risparmi – e anche investire – se una recessione economica è davvero dietro l’angolo.
Cosa fare per proteggere i propri risparmi in caso di recessione
Secondo Sarah Coles, analista presso la piattaforma di investimento britannica Hargreaves Lansdown, i risparmiatori più giovani dovrebbero assicurarsi che parte del loro denaro sia investito nel mercato azionario, soprattutto perché questo offre una migliore possibilità di generare rendimenti che battono l’inflazione.
“È quasi impossibile prevedere esattamente quando la prossima recessione o il prossimo crollo del mercato potrebbe accadere, e rimandare l’investimento a causa di qualcosa che potrebbe o non potrebbe accadere può significare un disastro”.
Per chi ha intenzione di investire per meno di cinque anni, Coles ha suggerito di tenere questi risparmi in contanti e al tempo stesso ha messo in guardia dal farsi trasportare troppo nel cercare di prevedere come i tassi di interesse potrebbero cambiare nei prossimi mesi o anni.
“Il vostro obiettivo dovrebbe essere quello di ottenere il miglior tasso possibile in questo momento, nel periodo di tempo che ha più senso per le vostre circostanze”.
In termini di ciò che gli investitori dovrebbero fare con il loro portafoglio, Whitney Sweeney, Investment Strategist di Schroders, ha detto che “la diversificazione è fondamentale, così come la pazienza”. Tutto ciò, continua l’esperto, è importante perché la volatilità del mercato rimane, con la guerra Russia-Ucraina ancora irrisolta, e perché gli aumenti dei tassi della banca centrale sono diventati ancora più importanti per gli investitori durante la scorsa settimana. Il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato difatti che la banca centrale americana potrebbe aumentare i tassi di interesse in modo più aggressivo nel tentativo di temperare l’inflazione.
“Se tutto questo sembra un po’ ambiguo e confuso per gli investitori, è perché lo è”, ha detto Sweeney aggiungendo però che ci sono stati pochi casi in cui la curva dei rendimenti si è capovolta e non c’è stata una recessione. Un esempio è stato fornito dall’analista di Wells Fargo, Erik Nelson secondo cui c’è stata un’inversione a metà degli anni ’90 che non è stata seguita da una recessione economica. Inoltre, Nelson ha evidenziato che ci può essere un lungo ritardo, tra i 12 e i 24 mesi, da quando la curva dei rendimenti si inverte a quando una recessione colpisce. Nelson ha anche sottolineato che la curva dei rendimenti in sé non è una causa ma un indicatore della recessione, e che è più importante guardare cosa sta succedendo con la politica della Fed.
L’esperto ha spiegato che è quando il tasso dei fondi di riferimento della Fed, attualmente ad un range di 0,25%-0,5%, viene portato ad un “livello restrittivo”, ciò indica che la recessione potrebbe diventare una vera preoccupazione. Antoine Bouvet di ING sostiene che molti economisti prevedono una probabilità bassa di recessione, tra il 20% e il 30%, ma ha aggiunto che ci sono motivi di preoccupazione.
“La giuria non ha ancora deciso se la recessione sta arrivando, ma è nel radar di tutti”.
Insomma prepararsi al peggio non è sicuramente un’azione sbagliata.