Società

Record aziende protestate, +45% da inizio crisi

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – La morsa della crisi non lascia le imprese. In Italia l’anno scorso sono state 47mila le aziende non individuali che hanno accusato almeno un protesto: è il record di sempre. Lo affermano i dati del database Cerved, che monitora le abitudini di pagamento di oltre 2 milioni di imprese italiane, analizzati dall’ANSA: rispetto al 2007, ultimo anno pre-recessione, la crescita è del 45% e le costruzioni sono il settore più colpito.

Le piccole società italiane ma anche quelle di grandi dimensioni non riescono a regolare le loro fatture in tempo. Se nel secondo trimestre 2012 erano 5,7% le aziende che pagavano i loro fornitori con oltre due mesi di ritardi, nel terzo trimestre sono salite al 6,1% per chiudere l’anno al livello record di 7,1%. Secondo il gruppo specializzato nell’analisi delle dinamiche aziendali, questi sono casi che ”frequentemente sfociano in default”.

Ufficialmente tra ottobre e dicembre le aziende italiane hanno regolato in media le proprie fatture in oltre 85 giorni, con un incremento dei ritardi gravi che riguarda tutte le fasce dimensionali d’impresa. Ma il dato più inquietante è a carico delle grandi aziende: sulla carta sono quelle che possono godere di termini in fattura più vantaggiosi, ma nella realtà dei fatti questo non aiuta a fare la differenza. La fetta in ampio ritardo di pagamento “a loro carico” è, infatti, cresciuta in un solo trimestre passando dal 6,9% all’8,2% del totale.

Agli addetti ai lavori risuona come anacronistico la richiesta che il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani ha avanzato al ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera in una lettera . “L’Italia deve correggere la norma con cui ha recepito la direttiva Ue contro i ritardi nei pagamenti: quella attuale rischia di consentire troppo spesso l’applicazione della deroga per portare da 30 a 60 giorni il termine massimo entro il quale liquidare le fatture”.

Il protesto e’ l’atto con il quale un pubblico ufficiale accerta il mancato pagamento di un titolo di credito.