ROMA (WSI) – Crollo dell’inflazione in Italia, boom di disoccupazione nell’intera Eurozona, dove il tasso testa un nuovo record nel mese di marzo. In Italia situazione ancora molto preoccupante: disoccupazione complessiva rimane stabile, ma vola quella giovanile.
Di fatto, la fotografia dei fondamentali dell’Europa appare devastante e lo scivolone delle pressioni inflazionistiche in Italia mette in evidenza solo le spinte recessive che gravano sulla congiuntura. Non si vende più e i prezzi crollano.
Le prospettive sull’economia globale sono deboli e i prezzi energetici scontano lo scenario recessivo di alcune aree pesando sul dato complessivo dell’inflazione. Ecco che così, secondo le stime provvisorie dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo cala ad aprile all’1,2% dall’1,6% di marzo riportandosi così ai livelli del febbraio 2010, ossia ai minimi da oltre tre anni. In particolare, andando a esaminare il dato, il carrello della spesa cala a 1,5%, minimi 2009.
Sul fronte occupazione, il quadro diventa più tetro in Italia per i giovani: il tasso di disoccupazione rimane fermo a marzo all’11,5%, ma per i giovani schizza al 38,4%, in aumento +0,6% rispetto a febbraio e di 3,2% su base annua. Si tratta di 635 mila 15-24enni in cerca di un lavoro.
E in Eurozona la situazione rimane grave, tanto che Eurostat mette in evidenza come a marzo il tasso di disoccupazione abbia toccato un nuovo record al 12,1%. Esaminando il rapporto: l’agenzia statistica afferma che nel mese sono stati registrati 26,521 milioni di uomini e donne disoccupati nell’Unione europea a 27 paesi, di cui 19,211 milioni nell’area euro.
Tra gli stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati rinvenuti in Austria (4,7%), Germania (5,4%), Lussemburgo (5,7%), mentre tra i paesi con la disoccupazione più elevata si mettono in evidenza la Grecia, con un valore superiore al 27%, la Spagna (26,7%), il Portogallo (17,5%).
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il tasso di disoccupazione è aumentato in 19 membri dell’Ue ed è calato in otto.
Crollo inflazione media non solo in Italia, ma anche nell’Eurozona, dove il tasso è calato all’1,2 per cento%, dall’1,7% per cento di marzo. Sviluppi che sanciscono come Mario Draghi e la Bce non abbiano davvero più alcuna scusa per abbassare i tassi nella prossima riunione di dopodomani 2 maggio.