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Recovery plan: arrivato il via libera, von der Leyen svela la “pagella”

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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita a Roma, ha svelato oggi le valutazioni e la pagella del recovery plan italiano. Ad affiancarla c’era il premier italiano Mario Draghi.

Gran parte dei giudizi della Commissione sono già stati anticipati da varie indiscrezioni di stampa. In particolare, era atteso il massimo dei voti in dieci sezioni del Recovery Plan su un totale di 11.
Inoltre, l’esecutivo Ue ha dato il suo assenso al pre-finanziamento da 25 miliardi di euro, che costituirà il primo flusso di denaro destinato all’Italia nell’ambito del Next Generation EU. In totale, sono attesi 191,5 miliardi, spalmati dal 2021 al 2026.

“Importante che questi fondi siano spesi bene e con onestà”, ha dichiarato in conferenza il premier Draghi.

Per il via libera ufficiale della Commissione al Recovery Plan italiano è stata scelta la cornice di Cinecittà, a Roma. Von der Leyen, accompagnata da Draghi e dall’ad di Cinecittà Nicola Maccanico è stata condotta in un tour per teatri e set, incluso lo Studio 5 collegato alla figura di Federico Fellini.

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Oggi la Commissione europea ha deciso di dare il via libera al piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia, del valore di 191,5 miliardi di €. Questo livello di investimenti senza precedenti, unito a riforme cruciali, contribuirà a ricostruire l’economia italiana e a prepararla per il futuro. NextGenerationEU aiuterà gli italiani a tornare a guardare al futuro con fiducia e spirito d’ambizione, e di questo sono orgogliosa. Ora è il momento di mettersi all’opera. Vi affiancheremo in ogni fase del processo per far sì che il piano sia un successo italiano ed europeo.”

 

Recovery plan: le valutazioni della Commissione

Per Bruxelles, ha anticipato l’agenzia Ansa, il Pnrr italiano “rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale”, e “contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni” specifiche della Ue. Inoltre “rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale”.

Il Pnrr italiano destinerà il 37% delle sue risorse disponibili alla transizione verde, la percentuale minima prevista dalla Commissione. Un altro 25% andrà a finanziare le misure per la digitalizzazione delle imprese, gli incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione.

“Il governo è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l’Italia più equa e sostenibile”, ha dichiarato ieri il presidente Mario Draghi durante la conferenza stampa tenuta con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

La Commissione autorizzerà l’erogazione di ulteriori fondi se e quando saranno conseguiti in maniera soddisfacente i traguardi e gli obiettivi previsti nel piano per la ripresa e la resilienza, che riflettono i progressi compiuti nella realizzazione degli investimenti e delle riforme.

Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “Dopo una crisi senza precedenti, l’Italia ha oggi un’opportunità unica per costruire un futuro migliore. L’Italia ha presentato un piano di riforme e investimenti che permetterà al paese di affrontare i problemi che hanno frenato lo sviluppo economico e il progresso sociale per troppo tempo. Una pubblica amministrazione più efficace, procedimenti giudiziari più efficienti, una maggiore concorrenza: non stiamo più parlando del libro dei sogni, ma degli elementi chiave di un programma di lavoro dettagliato. Allo stesso tempo, l’Italia realizzerà investimenti cruciali nella mobilità sostenibile, nelle energie rinnovabili, nella digitalizzazione delle imprese e nella diffusione del 5G e della banda ultra larga, creando così nuove opportunità per tutte le aree del paese.
Se l’Italia riuscirà a fare di NextGenerationEU un successo, potrà segnare l’inizio di un nuovo capitolo di crescita più forte e di sviluppo sostenibile. Raggiungere questo traguardo deve essere la priorità numero uno per gli anni a venire. L’Europa sarà al fianco dell’Italia. Passo dopo passo
“.