Si preannuncia il caos negli uffici postali e nei Caf per le richieste del reddito di cittadinanza. Domani, 6 marzo, è il gran giorno, quello da cui si potrà fare domanda e l’ad di Postepay Marco Siracusano suggerisce dei turni per lettera, in ordine alfabetico, per presentarsi allo sportello a fare domanda.
Negli uffici postali esiste un’elaborata procedura di meccanismo automatico di approvvigionamento delle carte, direttamente in tutti i 13 mila uffici postali (…) Abbiamo provveduto a fare l’approvvigionamento negli uffici postali che sarà poi integrato. Il meccanismo è uno strumento pensato per dare un beneficio al cittadino, che può scaglionare la sua andata all’ufficio postale senza affollarsi il primo giorno.
Siracusano ha poi spiegato che Poste Italiane gestirà l’accoglimento delle domande, che inoltrerà per via telematica all’Inps, e l’emissione delle carte ma qualora la domanda ha necessità di un’integrazione è previsto il supporto dei Caf visto che, sottolinea Siracusano, gli uffici postali non sono tenuti a dare informazioni sugli esiti della domanda. L’assistenza dei Caf è gratuita e la tempistica resa nota dai rappresentanti della Consulta dei Centri di assistenza fiscale prevede che i centri di assistenza fiscale provvederanno entro il 15 aprile a inviare le richieste all’Inps, per consentire l’analisi dei requisiti reddituali e patrimoniali che verrà svolta tra il 15 e il 25 aprile. Dal 26 aprile e fino al 3 maggio, sarà reso noto l’ok o il diniego da parte dell’Inps, o la segnalazione di eventuali lacune nelle informazioni.
Se l’istituto di previdenza dà esito positivo alla domanda, il cittadino nei giorni successivi attraverso sms o email verrà convocato dalle Poste per la ricevere la Card Rdc, con il pagamento entro gli inizi di maggio.