Sospese temporaneamente le domande online per il reddito di cittadinanza. Lo annuncia il ministero del Lavoro in una nota, specificando i motivi dello stop. Lo scorso 29 marzo è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto legge n. 4/2019, approvata nei giorni scorsi dalle Camere. C’è bisogno di alcuni giorni di tempo per aggiornare il modello di domanda online del reddito di cittadinanza con le ultime novità normative.
Il decreto in questione è il cosiddetto “decretone”, che introduce delle modifiche alle disposizioni su reddito e pensione di cittadinanza, approvate nel passaggio tra Camera e Senato. Fino a quando le piattaforme online non saranno aggiornate, si potrà comunque richiedere il reddito di cittadinanza con le altre modalità previste: andando ai Caf oppure, dal 5 aprile, presso un ufficio postale.
Da quando la misura chiave delle politiche del governo è operativa, le domande sono state oltre 853mila, fra quelle presentate online e quelle direttamente arrivate a Poste e Caf. Il ministero del Lavoro ha detto che le richieste sono arrivate dal “68 per cento dei potenziali aventi diritto”.
Tra le modifiche introdotte c’è l’obbligo di accettare un’offerta di lavoro solo se il salario è pari o superiore a 858 euro, l’obbligo per gli stranieri extracomunitari di dotarsi di una certificazione rilasciata dal Paese d’origine, norme ad hoc per disabili e genitori con figli piccoli, controlli dei vigili volti per scovare i “furbi” che ricorrono alle “false separazioni”.
Altra novità sono i limiti imposti dal garante della privacy sulle verifiche dello Stato e il divieto di accesso al reddito per chi è sottoposto ad indagine o imputato in un procedimento, oltre che per chi è condannato o latitante.