Al via da oggi, 6 marzo, le domande per il reddito di cittadinanza. Agli uffici postali, ai Caf e sul sito dedicato, per chi è in possesso di Spid, i canali per avanzare richiesta del nuovo sussidio targato Movimento Cinque Stelle sono in tutto tre.
Il documento essenziale da possedere è l’Isee e per ottenere il sussidio ad aprile si può presentare la domanda tra il 6 e il 31 marzo. Ad ottenere il reddito saranno in totale 2,7 milioni di persone, di cui 900.000 dovranno aderire al patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale, mentre ben due persone su tre invece potranno usufruire del sostegno economico senza alcun vincolo lavorativo. Secondo l’ISTAT dei beneficiari, circa 600.000 ha la licenza media o nessun titolo di studio e si tratta perlopiù di disoccupati (492.000) e casalinghe (373.000), in gran parte cittadini italiani (760.000) ma c’è anche una quota di extracomunitari (100.000). Secondo i calcoli dell’istituto il beneficio medio si aggirerebbe intorno a 5.053 euro, corrispondente al 66,8% del reddito familiare, per una spesa complessiva di circa 6,6 miliardi di euro su base annua e le famiglie beneficiarie saranno per lo più al Sud (9%), a seguire il centro (4,1%) e infine il Nord (2,7%).
Nel primo giorno di avvio si sono segnalati problemi relativi all’accesso con alcuni «Spid» il codice per l’identità digitale che serve per dialogare con la pubblica amministrazione. A rispondere il vicepremier Luigi Di Maio:
L’identità digitale viene gestita da soggetti privati. Se Tim o Poste sono in grado di rilasciare l’identità digitale, significa che l’identità funziona. Se per altri non funziona è un problema loro. Ma il sito è operativo in questo momento.