Roma – Il comitato promotore del referendum per abrogare la legge elettorale è in subbuglio: oggi è l’ultimo giorno per depositare in Cassazione il quesito contro “l’indifendibile ‘porcellum'” e ci sono oltre un milione di firme da portare in Cassazione. Prima però, conferenza stampa alla Camera, dove il presidente del Comitato, Andrea Morrone, ha divulgato il dato ufficiale: le firme sono in tutto 1.210.406. Che prenderanno questa mattina la strada del Palazzaccio. Premiato dunque lo sforzo “corale, perchè nessuno da solo sarebbe stato in grado di farcela”di Pd, Idv, Sel, Partito Liberale, Popolari (ex asinello) e Rete Referendaria di Segni. Uno sforzo, però, che “non è finito. Adesso – ha detto Morrone – abbiamo di fronte un grandissimo impegno finanziario, per cui abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per sostenere la campagna”.
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Roma – L’obiettivo delle 500mila firme è stato raggiunto già giorni fa. Oggi è il D-day, ultimo giorno per la raccolta delle adesioni alla richiesta di referendum per cambiare la legge elettorale e ‘abrogare dal basso’ il Porcellum.
Il termine per la raccolta delle firme scade infatti proprio oggi, ma essendo stato raggiunto il traguardo, intorno a mezzogiorno i rappresentanti del comitato promotore consegneranno le schede in Cassazione.
La Suprema Corte vaglierà le firme per poi passare il tutto all’esame della Corte Costituzionale per il giudizio di ammissibilità dei due quesiti referendari, che abrogano il Porcellum per ripristinare la legge Mattarella.
A conti fatti, secondo il comitato promotore, c’è spazio per arrivare a una sentenza della Consulta in tempo utile per poter votare nella primavera prossima, con la convocazione del referendum nel periodo dal 15 aprile al 15 giugno come stabilisce la Costituzione.
Tra gli appuntamenti segnalati per oggi, anche la conferenza stampa di Antonio Di Pietro, leader dell’Idv, sulla campagna referendaria.