Se fosse italiano e potesse esprimere un parere sulla riforma della costituzione nel nostro paese, il ministro tedesco delle Finanze voterebbe Sì. L’endorsment di Wolfgang Schaeuble non è tuttavia servito a moderare la posizione critica di Matteo Renzi nei confronti leggi europee improntante al rigore.
Anzi, tutt’altro: il presidente del Consiglio ha annunciato che se il suo governo uscirà vincitore dal voto popolare di domenica, chiederà al Parlamento di ottenere l’autorizzazione a porre un veto sul bilancio Ue per questioni straordinarie come la crisi dei migranti e le spese per il terremoto.
Se l’Europa “non inizia a occuparsi seriamente dei migranti” Renzi ha promesso che “il giorno dopo il referendum chiederò al Parlamento di essere autorizzato a mettere il veto sul bilancio europeo”. Parlando al Tg2 nell’ambito della campagna del leader del PD per promuovere la riforma del Senato e l’abolizione delle province, il premier ha aggiunto che “se l’Europa vuole i soldi italiani devono iniziare a rispettare gli impegni sull’immigrazione”.
Per la verità è da settimane che Renzi ha preannunciato l’intenzione di porre il veto sul bilancio pluriennale europeo qualora l’Unione Europea non modifichi le politiche sulla crescita e sulla ricollocazione delle migliaia di profughi e migranti che arrivano sulle coste del Sud d’Europa. Nei giorni scorsi l’Italia aveva tuttavia preferito astenersi sulla variazione del budget per il 2017.
Schaeuble ha spiegato come Renzi abbia confermato che si dimetterà in caso di sconfitta al referendum del 4 dicembre, ma questo non vuol dire che si ritirerà dalla carriera politica. Secondo il ministro del governo Merkel il premier “dà l’idea più di altri di poter fare le riforme“.
Durante un convegno organizzato dalla fondazione Koerber Schaeuble ha aggiunto di augurarsi che gli italiani vadano a votare numerosi – anche se non serve il raggiungimento del quorum perché il referendum – essendo confermativo e non abrogativo – passi. Se Schaeuble spera in un successo di Renzi, il suo collega degli Esteri Frank-Walter Steinmeier dice di “non essere preoccupato per l’esito del referendum”, certo che “Renzi avrà il successo necessario”.