NEW YORK (WSI) – “Se vincerà il No, Berlusconi tornerà di nuovo in campo e il suo partito sarà indispensabile per la formazione di qualsiasi governo. E questo lo chiameremo il paradosso di Travaglio”.
Lo ha detto il politologo italiano Roberto D’Alimonte, direttore del dipartimento di Scienze Politiche della LUISS “Guido Carli”, considerato il “padre dell’Italicum”, durante il faccia a faccia televisivo a Otto e Mezzo (La 7) con Marco Travaglio, il direttore de il Fatto Quotidiano.
Non e’ d’accordo Travaglio, che risponde:
“E’ una colossale sciocchezza. D’Alimonte non può sapere con quale legge elettorale si andrà a votare perché il referendum con la la legge elettorale non c’entra niente, è un medium. Questa legge – continua Travaglio – è stata scritta da Berlusconi e da Renzi nel patto del Nazareno e Berlusconi finge di essere per il No, ma non sta facendo nulla, perché la sua azienda e filogovernativa. E’ una finzione come la scissione a destra, Berlusconi è il protagonista sia dell’Italicum che della riforma costituzionale”.
Pronta la replica di D’Alimonte:
“Voglio ricordare a Travaglio che con il ballottaggio noi diamo al suo popolo la possibilità di scegliere il governo”. “Secondo lei – risponde Travaglio – è sovranità dare la maggioranza della Camera a chi rappresenta un quinto degli italiani? Ma siete matti o lei sta parlando seriamente?”
Intanto D’Alimonte, intervistato qualche giorno fa dal The Times sul referendum ha detto:
“Con tutti i partiti e anche una parte del suo stesso partito contrari, la sconfitta di Renzi dovrebbe essere cosa fatta, tuttavia più della metà degli elettori è indecisa e potrebbe non seguire le indicazioni partitiche, dando una chance al premier”.