Vincere 5 milioni di euro alla lotteria. Quanti sogni si potrebbero realizzare? Ma in quanti sarebbero disposti a dare in beneficenza parte del premio? Pollfish ha realizzato un sondaggio interpellando 1.000 persone e ha chiesto come avrebbero reagito di fronte ad una vincita di così ampia portata. Oggetto dell’analisi è stata la generosità degli italiani: a fronte di una vincita inaspettata, come si comporterebbero? Gli italiani sono generosi? Ma, soprattutto, è possibile stilare una mappa delle regioni più generose?
Prendendo come spunto il sondaggio effettuato ed andando ad integrarlo con degli studi effettuati in precedenza è possibile capire quanto siano generosi gli italiani e quali siano le regioni più disponibili nel dare una mano e nel donare. E dove c’è una maggiore cultura della beneficenza.
La vincita alla lotteria
Sicuramente uno dei risultati più interessanti del sondaggio effettuato da Pollfish è quello relativo alla generosità delle regioni italiane. Viene scattata una fotografia grazie alla quale è possibile comprendere quale sia la propensione nel donare nel nostro paese.
Il nodo focale della ricerca, comunque vada, è legata alla vincita di una somma importante alla lotteria e alla possibilità di spendere questa inaspettata somma. In cima ai sogni degli ipotetici vincitori c’è l’acquisto di una casa, la volontà di investire quanto vinto e c’è chi lascerebbe immediatamente la propria città e la propria regione per fare nuove esperienze, anche all’estero.
Dal sondaggio emerge che le donne sono meno impulsive degli uomini. E che non sempre una macchina di lusso è sinonimo di ricchezza, ma è un acquisto che molte persone farebbero con molto piacere. A qualcuno piacerebbe andare in vacanza, mentre altri non direbbero della propria vincita nemmeno ai parenti. I più anziani sarebbero disposti a lasciare la propria attività. I giovani, invece, continuerebbero a lavorare, ma seguirebbero i propri sogni.
Le persone ricche di famiglie sono quelle meno attratte dalla beneficenza e sono più coinvolte dagli investimenti.
Proseguendo con le domande, l’indagine permette di chiarire meglio quali possano essere le dinamiche e la psicologia delle persone. Il dato relativo alla generosità e alla beneficenza risulta essere interessante. Anche se si sta parlando di soldi ipotetici, non sono molto le persone che si dimostrano interessate a donare senza problemi.
La volontà di fare beneficenza
Ma allora le persone sono interessate a fare beneficenza? Nel caso in cui le persone entrassero in possesso di una vincita – anche solo nell’immaginazione – non protendono molto verso la donazione. I pensieri si fermano prima di tutto alla propria esistenza: pensano a viaggiare, a far fruttare le proprie idee senza pensare ad aiutare gli altri.
Ma è possibile effettuare una classifica ragionata sulle regioni nelle quali c’è una maggiore propensione alla beneficenza? Partiamo da un assunto: è impensabile fare una classifica delle zone d’Italia più o meno generose basandosi sul numero dei partecipanti al sondaggio. Non tutte le regioni, più o meno grandi, hanno avuto lo stesso numero di intervistati – un migliaio in totale – e, di conseguenza, tutto il lavoro sarebbe stato falsato da numeri non corrispondenti alla realtà.
Per fare questa classifica, quindi, ci si è basati sulle risposte che sono state date, fornendo ad ognuna di loro un valore compreso tra -2 e 7 e normalizzato quanto veniva fuori stabilendo un equilibrio numerico tra le varie regioni. Una media ponderata inversa (cioè i valori finali, considerati come pesi specifici, sono stati più alti per le regioni con meno partecipanti) ha permesso di dare vita a una mappa realistica.
La domanda che è stata posta agli intervistati è la seguente: Quanti soldi daresti in beneficenza (dopo aver vinto 5 milioni alla lotteria)? Alle risposte fornite veniva dato un punteggio di generosità. Nel seguente elenco viene indicata la risposta ed il relativo punteggio:
- importo moderato: 2;
- piccola somma: 1;
- grande somma: 4;
- niente: -2;
- quasi tutto: 7.
Le regioni più generose per beneficenza
La regione più generosa per beneficenza è l’Emilia Romagna, con un voto di generosità pari a 8,6. Al secondo posto troviamo l’Abruzzo, con un 6,2 e la Campania al terzo posto con 6,1. Seguono:
- Puglia: 6,0;
- Calabria: 5,0;
- Sardegna e Sicilia: 4,9;
- Lazio: 3,9;
- Marche: 3,6;
- Toscana: 3,5;
- Veneto: 3,4;
- Friuli Venezia Giulia: 1,7;
- Liguria: 1,6;
- Lombardia: 1,4;
- Umbria: 1,2;
- Piemonte: 1,0;
- Basilicata: 0,7;
- Trentino: 0,3;
- Molise: 0,2;
- Valle d’Aosta: 0,1.
Ovviamente questi non costituiscono dei dati generali, ma si basano semplicemente sui partecipanti legati al sondaggio. È possibile, però, riuscire a comprendere quali siano le regioni che si sono dimostrate più generose in fatto di beneficenza.
Le ragioni più altruiste per la donazione degli organi
Stando ad un report del Centro Nazionale Trapianti, il 2022 è stato un anno record per le donazioni degli organi. È stata raggiunta quota 1.830 donazioni annue per la prima volta, registrando un aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente, con 1.461 donatori deceduti e 369 viventi.
L’Italia è al secondo posto in Europa con un valore di tasso di donazione per milione record di 24,7. A batterci c’è solo la Spagna, mentre siamo a pari merito con la Francia.
La Toscana è in cima a questa classifica con un tasso di donazione pari a 49,4. Seguono l’Emilia Romagna e il Veneto. Alcuni segnali di crescita anche al Centro-Sud ma ci sono ancora margini di miglioramento legati alla poca conoscenza della donazione come atto di altruismo estremo.
Lo studio messe in evidenza che nonostante questi progressi deve essere segnalato
un aumento della percentuale delle opposizioni alle donazioni in rianimazione, arrivata al 29,6%. Questa crescita è considerata fisiologica data l’aumentata segnalazione delle rianimazioni. Le dichiarazioni di volontà alla donazione, infine, hanno superato i 14,5 milioni, ma le opposizioni rimangono elevate, specialmente nelle regioni del Sud e tra determinate fasce d’età. Purtroppo, quando non si cresce con la cultura del donare è difficile che si possa essere davvero generosi ma le tante, piccole e grandi, conquiste degli ultimi anni, con regioni come quella Toscana in cui la percentuale è molto alta, fanno ben sperare per il futuro.