SIENA (WSI) – Tassi & Congiuntura: in area Euro la sessione odierna si apre con un forte calo dello spread italiano sceso sotto i 290 pb dopo la rielezione di Napolitano a presidente della Repubblica. Il tasso a due anni italiano ha registrato un nuovo minimo storico scendendo a 1,24%, mentre il tasso a dieci anni si è portato in prossimità del 4%, ai minimi da novembre 2010. Dopo il giuramento di oggi, il presidente comincerà le consultazioni per dare il mandato ad un nuovo governo. Il membro della Bundesbank, Weidmann, ha ribadito che se i dati economici peggioreranno la Bce potrebbe tagliare i tassi. Durante l’ultima riunione il tasso di riferimento non è stato modificato perché considerato adeguato con gli sviluppi economici, ma potrebbe essere necessario modificarlo. Dello stesso avviso è anche Asmussen, membro della Bce, secondo cui l’Istituto ha fatto molto per sostenere l’economia della zona Euro e potrebbe ancora tagliare i tassi se i dati ne dimostreranno la necessità . Il commissario europeo Olli Rehn, al margine del G-20 ha dichiarato che è allo un piano che prevede l’azione congiunta di Commissione Europea, BEI e BCE per supportare il processo di erogazione del credito alle piccole e medie imprese. Il ministro delle finanze tedesco Schaeuble in un’intervista ha dichiarato che il piano di salvataggio cipriota potrebbe essere usato come un “template” per eventuali futuri salvataggi.
Venerdì l’agenzia di rating Fitch ha tolto la AAA al rating sul debito a lungo termine della Gran Bretagna, lasciando l’outlook stabile e seguendo così la decisione presa già da Moody’s a febbraio. Alla base della decisione vi è l’elevato debito pubblico che nel 2015-2016 potrebbe raggiungere il 101%. I funzionari conservatori inglesi assicurano che sara’ evitata un’altra recessione dopo quella del 2008-2009 e dell’anno scorso.
La Bce ha comunicato che la prossima settimana 14 banche rimborseranno fondi della prima e seconda operazione a 3 anni per 10,9 Mld€. Relativamente alla prima operazione di febbraio 2012 i rimborsi ammontano a 92,3 Mld€ su 529 Mld€ assegnati, per la seconda a 183 Mld€ su 489 collocati. Negli Usa tassi di mercato fermi intorno all’1,70% sul comparto decennale, con apertura questa mattina in lieve rialzo. Le aspettative di inflazione implicite nei prezzi dei Tips quinquennali sono rimaste sul minimo dallo scorso settembre. Bill Gross, gestore del più grande fondo obbligazionario al mondo, ha dichiarato di essere in fase di acquisto di Tips, dopo l’asta della scorsa settimana con domanda molto deludente. Questa settimana son attese emissioni per complessivi 99Mld$ di Treasury a 2,5 e 7 anni. Nel frattempo un portavoce Fed ha dichiarato che il governatore Bernanke quest’anno non potrà prendere parte al consueto meeting presso Jackson Hole di agosto, che in passato è stato a volte utilizzato per preannunciare l’arrivo di importanti manovre di politica monetaria.
Valute: venerdì l’euro/dollaro ha proseguito a scambiare intorno ad area 1,31. In settimana attesa la permanenza nel range 1,30-1,32 con focus soprattutto sul Pil Usa del primo trimestre in pubblicazione venerdì. I dati della CFTC mostrano che gli speculatori la scorsa settimana hanno ridotto del 40% circa le posizioni nette combinate che puntano ad un apprezzamento del dollaro verso euro, portando l’ammontare ai minimi da 5 settimane. Sul fronte yen, la valuta nipponica questa notte si è apprezzata verso tutte le principali valute mondiali dopo che dal G20 non è giunta nessuna opposizione alla politica di stimolo del Giappone. Verso dollaro lo yen si colloca stamani poco al di sotto di soglia 100, un livello che non viene raggiunto dall’aprile 2009. Secondo i dati della CFTC la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le posizioni che puntano ad un deprezzamento dello yen del 20% portandole in prossimità dei massimi storici. Verso euro la resistenza più vicina si colloca a 131,10, seguita da 132. Il supporto più vicino a 129,40. Deprezzamento della sterlina lo scorso venerdì dopo il declassamento del rating UK da parte di Fitch. Questa mattina il cambio eur/gbp si colloca poco al di sotto di soglia 0,86, con la resistenza da monitorare questa settimana collocata a 0,8640. Proseguono gli acquisti sul baht tailandese, ai massimi da 16 anni verso dollaro grazie agli afflussi di capitali stranieri sui bond locali. Yuan in prossimità dei massimi da 19 anni vs dollaro. Il governatore della banca centrale Zhou ha dichiarato che il rallentamento della crescita è necessario per effettuare le riforme strutturali.
Commodity: venerdì la settimana si è conclusa con lievi rialzi nel comparto energia con il Brent che ha guadagnato lo 0,5% anche se resta sotto i 100$/barile. Secondo il ministro petrolifero del Venezuela, alcuni paesi OPEC starebbero valutando l’ipotesi di una riunione straordinaria per discutere del recente calo dei prezzi. Il prossimo incontro ufficiale è fissato per il 31 maggio. Intanto i dati della CFTC mostrano che le posizioni combinate rialziste sul Wti sono calate ai minimi da inizio anno. Giornata negativa per i metalli industriali su timori di rallentamento della domanda globale. Andamento misto per i metalli industriali, anche se questa mattina sono in recupero con l’oro che si colloca oltre i 1420$/oncia. Tra gli agricoli in evidenza caffè (+2%), zucchero (+1,6%) e mais (+1,2%).
Azionario: ultima seduta di settimana in recupero per i principali listini ad eccezione del Dax che ha chiuso in negativo per la sesta seduta consecutiva, la peggior serie di cali dal novembre 2011. A penalizzare l’indice tedesco alcune trimestrali deludenti, in particolare quella pubblicata da SAP che ha portato il titolo a chiudere in calo del 3%. In Europa tutti gli altri listini hanno chiuso la seduta in positivo trainati al rialzo dall’indice Ftsemib (+1,8%) che ha beneficiato del buon andamento dei titoli del settore bancario. Si chiude comunque una settimana che ha visto in generale un tono negativo su tutti i listini europei penalizzati dai timori di rallentamento dell’economia a livello globale. All’interno dello Stoxx600 tutti i settori sono risultati in calo, ad eccezione di quello health care, con i maggiori ribassi che hanno interessato i settori costruzioni e materie prime; quest’ultimo si conferma il peggiore da inizio anno con una perdita di circa il 20%. Negli Usa giornata in rialzo per i listini azionari che mettono però a segno la peggiore settimana del 2013. La settimana è stata caratterizzata prevalentemente dalla stagione delle trimestrali che ha in linea generale deluso le attese degli investitori portando a prese di profitto che hanno interessato soprattutto il settore materie prime e tecnologico. Quest’ultimo è infatti risultato il peggiore nella sessione di venerdì a causa della deludente trimestrale di IBM che ha spinto il titolo a perdere oltre il 9%. Forte calo anche per il titolo General Electric (-4%), che pur battendo le stime, è stato penalizzato dall’andamento debole della propria divisione europea. Si sono invece mosse in controtendenza Google e Microsoft dopo aver registrato entrambe un utile oltre le attese nel primo trimestre dell’anno. Sul fronte emergente, seduta in recupero quella di venerdì per l’indice MSCI EM (+1,4%) che non riesce però a compensare le perdite di inizio settimana portando l’indice a chiudere in calo di circa l’1%. La settimana ha visto un andamento eterogeneo tra le varie aree, con quella asiatica risultata la preferita dagli investitori. In forte rialzo soprattutto l’indice indiano Sensex, risultato tra l’altro il migliore a livello mondiale su attese di un taglio dei tassi della Banca Centrale nella riunione del prossimo 3 maggio. Particolarmente penalizzati invece i listini con un forte peso di società legate alle materie prime, tra cui spicca l’indice russo MICEX (-3,4%) sceso per la sesta settimana consecutiva sui minimi da giugno scorso. In mattinata si sta assistendo ad un andamento positivo dei listini asiatici guidati dall’indice Nikkei (+1,9%) favorito dal deprezzamento dello yen. In lieve calo invece i listini cinesi. Da segnalare il record storico segnato dall’indice della Filippine PSEi (+2,4%)..
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
FIAT – Venerdì da Detroit l’A.D. Sergio Marchionne ha detto che né Fiat né Chrysler sarebbero in grado di sopravvivere da sole e che l’eccesso di capacità sarà usato per i mercati di esportazione al di fuori dell’Europa. Il presidente John Elkann ha confermato il piano industriale annunciato il 30 ottobre. Indicazioni positive arrivano dalle vendite in Cina nel primo trimestre del 2013 che raddoppiano a 23.000 unità rispetto all’anno precedente.
SNAM – La generazione di cassa della società dovrebbe salire da 1 a 1,7 Mld€, finanziando 1,3 Mld€ di investimenti e parte del dividendo atteso in linea con il 2012. L’Ebitda 2013 è atteso in crescita di oltre il 3% a 2,75 Mld€.
TOD’S – La società conferma anche nel 2012 la crescita di ricavi e di utili per gli azionisti. L’assemblea ha confermato il dividendo di 2,7€ per azione, grazie al fatturato che sfiora il miliardo di euro (963 Mln€ con un incremento del 7,8% rispetto all’anno precedente) e all’utile netto incrementato del 7,8% (145,7 Mln€).
GENERAL ELECTRIC – La società ha archiviato il primo trimestre del 2013 con utili in crescita del 16% a 3,53 Mld$ rispetto ai 3,03 Mld$ riportati nello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile per azione è così passato da 0,29$ a 0,34$. Invariati i ricavi che si sono attestati a 35 Mld$. Le vendite industriali sono scese del 6% annuo a 22,3 Mld$ mentre il fatturato derivante dalla divisione Ge Capital è salito del 2% a 11,5 Mld$.
MC DONALD’S – La società ha registrato profitti più o meno invariati nel primo trimestre dell’anno in seguito al calo delle vendite negli Usa, per la prima volta in 10 anni, ed al contesto di domanda globale debole. L’utile netto si è attestato a 1,27 Mld$ (pari a 1,26$ per azione), in linea con le attese di mercato.
Fonte: infoproviders
OVERVIEW DELLA SETTIMANA
Germania: indice Ifo di aprile. Il consensus di Bloomberg si attende un lieve calo della componente prospettica
Area Euro: indici Pmi manifatturiero e servizi preliminari di aprile
UK: Pil primo trimestre
USA: Pil primo trimestre, atteso in rialzo rispetto al 4° trimestre
USA: trimestrali tra cui Apple (martedì)
Giappone: riunione BoJ. L’istituto pubblicherà il nuovo report trimestrale con previsioni su crescita ed inflazione
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