Il mercato immobiliare britannico potrebbe avere innanzi a sé un crollo molto forte, nonostante l’ultima ascesa dell’1,1% registrata a giugno. A dichiararlo è un grande esperto del settore.
In alcune interviste rilasciate alla stampa britannica, il professor Paul Chesire (London School Economics) ha detto: “l’attuale rapporto fra prezzi e case è insostenibile. I salari non riescono a tenere il passo con l’inflazione e il mercato immobiliare si surriscalda”, ha dichiarato Chesire al Ft Adviser.
Lo scorso mese l’inflazione britannica ha toccato il 2,9% mentre i salati sono cresciuti solo del 2,1%. Secondo la National association of estate agents, a maggio già il 77% delle case sarebbero state vendute a un prezzo inferiore rispetto a quello richiesto inizialmente.
“Non sto dicendo che i prezzi delle case cadranno del 40 per cento, ma che potrebbero. La Brexit ha contribuito a un contesto economico già imprevedibile, chissà cosa succederà. E ‘più probabile che vedremo un calo dei prezzi delle case del 25%, che sarà comunque disagevole”, ha proseguito l’economista.
Lo stesso Chesire ha affermato, questa volta al Daily Mail, che “storicamente i trend sembrano partire sempre a Londra e poi si muovono lungo il resto del Paese; nella capitale si vede già una crescita dei prezzi meno rapida rispetto alle altre parti del Regno Unito”.
Buona parte delle incognite dipendono, però, dai prossimi sviluppi della Brexit, “che avrà un grosso ruolo nel futuro del mercato immobiliare”, ha detto al Ft Adviser il professor Christian Hilber (Lse), “se i negoziati vanno bene, non ci saranno molti problemi, ma se volgono verso asperità i mercati potrebbero sperimentare una bassa crescita oppure una variazione negativa, la quale potrebbe colpire in modo avverso il mercato immobiliare”.