NEW YORK (WSI) – In un intervento lungo 80 secondi, con acume, toni gelidi e uno sguardo torvo, l’europarlamentare Daniel Hannan fa luce sul cuore d’Europa “strutturalmente marcio dentro, affetto da sifilide”.
Oggi la crisi esistenziale sembra pronunciata come non mai, ma per i membri dell’elite europea e’ gia’ alle spalle, per lo meno quella finanziaria. Secondo gli economisti per il ritorno alla normalita’ dell’economia reale bisognera’ aspettare la fine del decennio.
“In giro c’e’ una tendenza alla negazione straordinaria”, ha spiegato l’eloquente inglese, rappresentante dell’Inghilterra Sudorientale, sottolineando che l’elite “non ha affrontato il problema fondamentale”, ovvero quello di aver fatto adottare una politica monetaria unica a paesi in condizioni e mezzi estramemente divergenti tra loro, lasciando salire la disoccupazione e stagnare la crescita.
La crisi e’ finita, nel senso che e’ gia’ stato superato il bivio decisionale e oltrepassato il momento di prendere l’una o l’altra strada. Ormai e’ troppo tardi, in “un’area core sifilitica la poverta’, la disoccupazione, la miseria e la disgrazia sono diventati strutturali“, ha chiosato l’euroscettico.