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Rendimenti scarsi, pessimismo assicurazioni a record 4 anni

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NEW YORK (WSI) – Troppo capitale e rendimenti troppo scarsi. E’ il dilemma che rende più pessimisti quest’anno i chief investment officers e i direttori finanziari delle maggiori compagnie assicurative globali, in base alla quarta indagine sul settore di Goldman Sachs Asset Management, he ha coinvolto 267 manager in rappresentanza di oltre 6mila miliardi di asset.

Nello studio annuale intitolato “Too Much Capital, Too Little Return” emerge che, mentre gli assicuratori ritengono che il settore sia ben capitalizzato, sia diventato sempre più difficile trovare interessanti opportunità di investimento in un ambiente caratterizzato da rendimenti negativi, spread ridotti e prezzi elevati delle azioni.

Gli assicuratori hanno dimostrato il massimo livello di pessimismo da quando Goldman Sachs ha iniziato a condurre questo tipo di indagine, quattro anni fa.

Entrando nel dettaglio del sondaggio, due assicuratori su tre ritengono che ritengono il maggior rischio per i loro portafogli di investimenti siano i bassi rendimenti seguiti dai bassi tassi di interesse (12%). Circa un terzo degli interpellati sta per altro cercando di aumentare il portafoglio complessivo di rischio.

A dimostrare la maggiore propensione al rischio sono gli assicuratori dell’area Emea, che intendono assumere un maggiore rischio di liquidità e quelli dell’Asia, che puntano piuttosto a titoli azionari e di credito. Gli assicuratori americani intendono invece mantenere il loro livello globale di rischio.

Gli assicuratori credono inoltre che il ritmo della crescita economica statunitense rappresenti il rischio più grande dal punto di vista macroeconomico. Seguono, tra i rischi, la volatilità dei mercati, la deflazione, il rallentamento dell’economia europea e i timori di una crisi dei debiti sovrani.

Direttori generali e finanziari sostengono che il dollaro continuerà a rafforzarsi a causa di un’economia più forte e a tassi di interesse relativamente più alti. Dato che nel 2014 i rendimenti sono diminuiti e le banche centrali hanno ampliato i programmi di QE, gli assicuratori hanno abbassato le loro aspettative sui tassi.

Gli assicuratori non si aspettano infine rilevanti aumenti dei prezzi del petrolio che quest’anno dovrebbe restare nella gamma tra 50 e 75 dollari il barile. Il dollaro dovrebbe apprezzarsi nei confronti delle principali valute ad eccezione del franco svizzero. (mt)