In caso di vittoria elettorale, la misura degli 80 euro sarà estesa anche alle partite Iva. È quanto ha annunciato il segretario Pd, Matteo Renzi, anticipando in un’intervista a ‘Porta a porta’, il programma elettorale che verrà illustrato oggi a Bologna.
Per Renzi e le partite Iva vanno equiparate al lavoro dipendente e la misura dovrebbe avere per tetto 26 mila euro lordi annui. Il segretario Pd ha ribadito che la misura dovrebbe arrivar anche per ogni figlio fino alla maggiore età per un limite massimo di reddito annuo di “120 mila euro”.
“Vogliamo fare un lavoro in più di quello che abbiamo fatto fino a oggi sulle famiglie. In questi anni abbiamo dato la priorità agli imprenditori che assumevano. Ora vogliamo dare gli 80 euro per ogni figlio, ogni mese fino a 18 anni“ ha spiegato il segretario dem. “Per ciascun figlio, non per quello di Marchionne, con 120mila euro di limite, nella nostra proposta c’è una clausola che dice che ciascuna famiglia che ha almeno un figlio ha 80 euro netti mensili di più per ciascun figlio. È la misura più costosa della nostra proposta, vale mezzo punto di Pil, circa 8,5-9mld di euro”.
Renzi ha assicurato che il Pd non varerà leggi di Bilancio che costeranno più di quella varata nell’ultima legislatura.
Quanto alle ipotesi di una coalizione di governo col M5s o con Fi, Renzi ha categoricamente escluso la prima:
“È un dibattito inutile – ha detto – Continuare a inseguire ciò che dice Di Maio corre il rischio di farti venire il mal di testa: un giorno è per l’euro, un altro no… È una discussione lunare. Ma noi con gli estremisti non andremo mai. E il programma di chi vuole uscire dall’Euro e cancellare il lavoro in nome dell’assistenzialismo, non può essere la nostra idea”.