“Il governo le deve fare chi ha vinto le elezioni, se ne è capace. Il Pd ha perso. Tocca a Salvini e Di Maio governare. Il governo lo deve fare chi ha vinto. Non possiamo con un gioco di palazzo rientrare dalla finestra”. Così l’ex premier, Matteo Renzi, risponde a Fabio Fazio nell’attesa intervista a “Che tempo che fa” alla domanda sul prossimo esecutivo.
Parole ferme da cui non emerge nessuno spiraglio verso un’alleanza. E alle quali replica poco dopo il leader del M5S Luigi Di Maio:
“Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato”, si legge in un post su Facebook. E aggiunge: “Noi ce l’abbiamo messa tutta per fare un governo nell’interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno“. Poi annuncia: “Domani seguitemi in diretta sulla mia pagina Facebook. Ci saranno novità!”
Tornando all’intervista di Renzi, l’ex presidente del Consiglio non esclude un confronto con il leader del Movimento, che a suo parere dovrebbe essere trasmesso in streaming per chiarire una volta per tutte le reciproche posizioni.
“Incontrarsi con Di Maio è un bene, sempre. Si parlano le Coree, si possono parlare Cinque stelle e Pd, Cinque stelle e Lega. Penso che incontrarsi con Di Maio sia un fatto normale, naturale, come con altri leader. Secondo me andrebbe fatto in streaming l’incontro. Così vediamo se hanno cambiato idea su vaccini tav reddito di cittadinanza. Però le elezioni le hanno vinte loro”.
l problema dell’incertezza in cui si trova il Paese adesso, dice Renzi, non dipende dalle elezioni di marzo, ma da quanto successo il 4 dicembre con il referendum. Per l’ex premier, dunque, “O M5s e Lega fanno il governo” o “scriviamo le regole insieme”: legge elettorale e una riforma costituzionale per “fare iniziale davvero la terza Repubblica” perché con due Camere “il ballottaggio non è possibile”, ha detto ancora Renzi.
In un post su Facebook, Massimo Bugani – consigliere comunale M5S di Bologna, membro dell’associazione Rousseau e tra gli esponenti più vicini ai vertici del Movimento – commentando, senza citarlo direttamente, le parole di Matteo Renzi in tv, ha scritto:
“Quando vuol far ridere, sbaglia la battuta. Quando vuol fare lo statista, pecca di arroganza. Quando vuol fare il realista, emerge un finto modesto. Quando vuol giocare in attacco, sbanda in curva. Quando vuol ribaltare la frittata, gli cadono le uova sui piedi”.
L’uscita di Renzi, che ha anticipato di quattro giorni la riunione della direzione del Pd (dove l’ex segretario ha ancora la maggioranza), costringe ora il Quirinale a cercare un’altra soluzione, dopo il fallimento prima di una possibile intesa centrodestra-M5s e poi del dialogo tra grillini e democratici.
Il voto per le regionali in Friuli – dove lo spoglio delle schede comincia questa mattina – potrebbe intanto modificare i rapporti di forza nel centrodestra, con il sorpasso anche in quella regione della Lega su Forza Italia.
Salvini ha escluso più volte la possibilità di rompere l’alleanza di centrodestra, ma l’uscita di scena del Pd potrebbe riaprire i rapporti con il M5s. Molto dipenderà anche dalle decisioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che aveva concesso tempo almeno fino al 3 maggio a M5s-Pd per verificare una possibile intesa.